A San Giorgio Bigarello tre giorni di eventi per ricordare la Giornata della Memoria

MANTOVA – Si avvicina il 27 gennaio, Giornata della Memoria, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2005 a 60 anni dalla liberazione dei russi del campo di sterminio di Auschwitz in Polonia. Una data storica che anche quest’anno verrà ricordata con diverse iniziative culturali e di forte impatto, coinvolgendo soprattutto le scuole.

Il Comune di San Giorgio Bigarello ha deciso di dedicare alla Giornata della Memoria una serie di iniziative che suddivise in più giorni a partire da domani. “Quello che ci preme sottolineare – ha spiegato il sindaco Beniamino Morselli – è che non si esaurisca tutto in questi giorni: abbiamo il dovere di informare e di coinvolgere con spettacoli, rappresentazioni e quanto ci è possibile organizzare, per gli studenti e per la cittadinanza, con lo scopo di mantenere alta l’attenzione e preservare la memoria di quanti hanno sofferto le deportazioni e le vessazioni di quel periodo”. “Questo lavoro – ha spiegato l’assessore alla cultura Davide Dal Bosco – è il frutto di un lavoro presentato un anno fa che prevede una settimana di eventi. Come amministrazione ci teniamo a ricordare questa giornata per mettere luce su un pezzo importante della storia italiana che dalla deportazione degli ebrei a quella degli IMI”.

23 GENNAIO 

Domani ci sarà la posa di due pietre d’inciampo, le prime sul territorio comunale di San Giorgio Bigarello. La prima alle 8.45  sulla ciclabile Stradella–Gazzo all’altezza della Corte Aurecchio, in memoria di Chiarino Pizzoli. Saranno presenti le autorità e i ragazzi della classe 5^ della Scuola elementare Belgiojoso di Gazzo. La seconda invece alle 10.15 Centro Culturale in via Frida Kahlo, per ricordare Giuseppe Furoni. Insieme alle autorità saranno presenti anche gli alunni della Scuola Don Milani. “L’idea della posa delle pietre d’inciampo – ha commentato Livia Calciolari – è utile e opportuna. Induce il pensiero a inciampare metaforicamente nella memoria di momenti drammatici che fino a pochi mesi fa sembravano lontani, superati e inimmaginabili da rivivere. La verità che è il presente li ripropone”.

24 GENNAIO

All’auditorium del Centro Culturale, la compagnia teatrale “Il Melarancio” con la Direzione artistica del Centro Teatrale Corniani, metterà in scena lo spettacolo “Viaggio ad Auschwitz A/R“. Sarà la rappresentazione del viaggio compiuto da 26 ebrei di Cuneo fino al campo di sterminio, che cercherà di mettere in evidenza le atrocità subite dagli ebrei per opera dei soldati tedeschi. Storie di purtroppo vere che hanno accomunato anche40.000 ebrei mantovani, di cui 8.000 non hanno più fatto ritorno. “Un modo per spiegare alcuni aspetti che sui libri di scuola non sono spiegati – ha commentato Maurizio Sali del Centro Teatrale Corniani -. La differenza per esempio tra Olocausto e Shoah, Olocausto e Genocidio. Termini che bengono utilizzati impropriamente. Quest’anno presentiamo una rappresentazione particolare parlando di Auschwitz, ovvero il campo di sterminio più grande a dispisizione dei nazisti con una superficie pari a 250 campi da calcio. L’importante – chiude Salis – è che il messaggio venga ricordato sempre. Non si può paragonare la Giornta della Memoria a San Valentino o alla Festa della mamma”.

27 GENNAIO

La giornata del 27 metterà in risalto un tema poco discusso dagli storici e non solo nel corso di tutti questi anni e che riguarda gli IMI (militari italiani internati). Sabato alle 11 alla Biblioteca Comunale, Daniele Pizzoli presenterà il libro “Mio nonno è stato un IMI”.  l’autore del libro dialogherà con la dott.ssa Livia Calciolari, laureata in lettere classiche e ricercatrice di storia locale e contemporanea. Quella degli IMI è una vicenda importante che riguarda 716.000 militari italiani. La presentazione del libro sarà quindi un’occasione importante per scoprire uno dei tanti volti oscuri della Seconda Guerra mondiale. 

 

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