Accademia Campogalliani, domani al Teatro d’Arco debutta “Canto di Natale “di Charles Dickens

MANTOVA – Dopo lo straordinario successo ottenuto da “il giro del mondo in 80 giorni” che ha portato al Teatrino di Palazzo D’Arco più di 1.300 spettatori, la stagione teatrale 2022-2023 dell’Accademia Francesco Campogalliani prosegue domani alle 20,45 con la ripresa dello spettacolo “Canto di Natale” di Charles Dickens nella traduzione e riduzione teatrale curata da Chiara Prezzavento, per la regia di Maria Grazia Bettini.

La Campogalliani ha deciso di riproporla anche quest’anno nel periodo delle feste natalizie per soddisfare le numerose richieste di pubblico, visto il successo riscosso nelle passate edizioni. “Canto di Natale” è un classico della narrativa inglese, quasi una favola di rinascita morale dell’individuo, in una società come la nostra dove stiamo seppellendo l’amore verso il prossimo e mostrando i peggiori lati della nostra umanità.

La storia dello spettacolo
Il Natale era una celebrazione religiosa piuttosto severa nell’Inghilterra del 1843, quando Charles Dickens, celebre scrittore in difficoltà finanziarie e creative, scrisse il romanzo breve “A Christmas Carol”.
La storia del vecchio avaro Scrooge e dei tre Spiriti in una Londra fuligginosa e affollata, capace delle miserie più meschine come della più calorosa generosità, era destinata a diventare l’opera più celebre di Dickens – ma anche a forgiare una nuova immagine delle celebrazioni natalizie, fatta di legami familiari, di condivisione, di agrifogli e frutta candita, di calore umano, di gentilezza e gioia.
Dickens ha creato un Natale del cuore dalla solennità misteriosa, felice e attraente al di là del suo significato strettamente religioso, un appello universale alla fraternità e agli affetti. È questo spirito che la regia vuole restituire sulla scena in Canto di Natale, adattato e tradotto appositamente da Chiara Prezzavento.
Ebenezer Scrooge, il mite scrivano Cratchit e una piccola folla di spiriti, cantori, bambini e pessimi soggetti popolano una vivace, magica parabola moderna capace di commuovere e divertire al tempo stesso – nella migliore tradizione dickensiana.
Tutto inizia in un vecchio ufficio, spoglio e freddo, con una finestra sulle strade di una Londra che si prepara con al Natale con canti e raccolta fondi per gli indigenti.
Un avido e meschino personaggio – il vecchio Scrooge – che respinge ogni gesto di generosità o amore o amicizia anche in un giorno così speciale.
Ma forse nel suo cuore si accende una scintilla alimentata dalle parole del vecchio socio morto con il cuore incatenato dall’avidità e da quelle dei Fantasmi del Passato, Presente e Futuro.
Le scene si susseguono veloci come pensieri o sogni, fino a farlo risvegliare una persona diversa e capace di rimediare agli errori fatti anche nel solo tempo che rimane.
Il “Canto di Natale” è un racconto fantastico che racchiude verità profonde: ripercorrere la propria vita, riflettere sugli errori commessi per avidità, egoismo, insensibilità, per poter diventare una persona migliore, con sé stessi e con gli altri .
Il romanzo è uno degli esempi di critica di Dickens alla società ed è anche una delle più famose e commoventi storie sul Natale nel mondo, unisce al gusto del racconto gotico l’impegno nella lotta alla povertà e allo sfruttamento minorile, attaccando l’analfabetismo: problemi esasperati apparentemente proprio dalla Poor Law (Legge contro la povertà); il successo fu tale che perdura tuttora negli anni, come dimostrano i numerosi adattamenti televisivi e cinematografici che ne sono stati ricavati.

Il cast
La commedia porta in scena un numerosissimo cast di attori, alcuni dei quali saranno impegnati ad interpretare più ruoli: Adolfo Vaini, Gilberto Valle, Diego Fusari, Chiara Benazzi, Francesco Cantarelli, Giovanni Rodelli, Michele Romualdi, Loredana Sartorello, Michele Gollini, Jacopo Lamberti, Mattia Morselli, Arianna Cantarelli, Eleonora Ghisi, Annalaura Melotti, Sergio Negri, Francesca Campogalliani, Donata Bosco, Alessandra Mattioli, Serena Zerbetto, Francesca Savoia, Marco Federici e Chiara Prezzavento.
La regista Maria Grazia Bettini è stata coadiuvata nella direzione scenica da Lorenza Becchi, Daniela Modena e Chiara Prezzavento, per l’assistenza di palcoscenico da Barbara e Debora Pedrazzini, nella creazione della scenografia da Diego Fusari e Daniele Pizzoli, i costumi sono stati ideati da Francesca Campogalliani e Diego Fusari; la colonna sonora è frutto delle selezioni musicali di Nicola Martinelli che ha diretto pure le esecuzioni corali, la parte illuminotecnica e gli effetti speciali sono stati curati da Massimiliano Fiordaliso.

Le prenotazioni per i biglietti dello spettacolo, che sarà replicato fino al 18 dicembre – con cadenza serale nei giorni di venerdì e sabato (ore 20,45) e pomeridiana le domeniche e giovedì 8 dicembre (ore 16,00), si possono già effettuare presso la biglietteria del Teatrino di Palazzo D’Arco dal giovedì al sabato dalle ore 17,30 alle ore 19,00 (tel. 0376 325363 – email: biglietteria@teatro-campogalliani.it).

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