MANTOVA – Domani terzo giorno di MantovaFilmFest 2025 che si apre come di consueto con la matinée della Retrospettiva dedicata all’opera di Valerio Zurlini: alle 11.00 la sala interna del Mignon ospita La ragazza con la valigia (1961), splendida affermazione di Claudia Cardinale, ad uno dei primi grandi ruoli della sua carriera. Giovane madre sedotta e abbandonata in un’estate emiliana, Aida incontra il giovane Lorenzo, che se ne innamora perdutamente e cercherà in tutti i modi di conquistarla.
Il pomeriggio è dedicato alle proiezioni dei film del Concorso opera prima: alle ore 16.00 in sala interna è in programma “Ciao bambino” di Edgardo Pistone, seguito alle ore 18.00 da “Il mio compleanno” di Christian Filippi.
Per la sezione Filmdoc arriva in sala alle ore 20.00 “Come se non ci fosse un domani” di Riccardo Cremona e Matteo Keffer: un viaggio all’interno del collettivo Ultima Generazione, movimento internazionale di attivisti impegnati nella lotta al cambiamento climatico attraverso pratiche e iniziative di resistenza non-violenta e di sensibilizzazione, anche con azioni eclatanti che spesso hanno polarizzato i giudizi dell’opinione pubblica.
Per le proiezioni serali del Concorso opera prima, l’arena Mignon alle 20.45 ospita il regista Lorenzo Pullega che incontra il pubblico per introdurre la visione del suo “L’oro del Reno”. Ambientato lungo il fiume dell’Emilia Romagna, omonimo del più famoso “collega” tedesco, il film è una libera e suggestiva commistione tra fiction e cinema del reale: un regista incaricato di realizzare un documentario dedicato al fiume si mette in viaggio dalla sorgente alla foce, raccogliendo appunti e impressioni. Poco a poco il viaggio del regista intorno al fiume della sua infanzia diventa un cammino onirico tra i racconti che emergono dalle acque.
A seguire, alle 22.30 sempre in arena tocca a “L’albero” di Sara Petraglia. Figlia d’arte (il padre è il grande sceneggiatore Sandro Petraglia), la regista mette in scena la vicenda di Bianca e Angelica, ventenni romane che passano il loro tempo tra indolenza post-adolescenziale, musica e stupefacenti. Le giornate sembrano passare tutte uguali, ma l’insofferenza esistenziale di Bianca e Angelica, unita all’abuso di sostanze, porterà le due ragazze ad una dolorosa presa di coscienza.
Per la sezione Opere prime internazionali che si svolge nel chiostro del Museo Diocesano, alle 21.15 è in programma “Julie keeps quiet” di Leonardo Van Dijl (Belgio). L’omonima protagonista è una promessa del tennis, concentrata al massimo sulla sua ambizione: quando una terribile tragedia coinvolge una sua compagna e il suo allenatore, pare che Julie sappia qualcosa a riguardo. Ma, nonostante tutti la incoraggino a parlare, la ragazza è decisa a mantenere un assoluto e apparentemente inspiegabile silenzio. La proiezione si svolgerà in lingua originale con sottotitoli italiani e audio in cuffia.
Tutte le info e il programma completo su http://www.mantovafilmfest.com