MANTOVA – Il 1472 rappresenta una data importante per Mantova: quell’anno inizia infatti la costruzione della basilica concattedrale di Sant’Andrea, posta nel cuore della città e fulcro urbanistico del centro storico.
Si posa la prima pietra dopo la demolizione della chiesa medievale e la basilica si potrà dire compiuta soltanto all’inizio del XIX secolo, con la chiusura di un cantiere che si è trascinato, con alterne vicende per tre secoli e mezzo, e che ci ha consegnato l’edificio quale oggi lo conosciamo. A questo tortuoso processo di edificazione è paragonabile la tormentata vicenda dell’interpretazione storiografica, complicata della scomparsa nell’aprile dello stesso anno del suo ideatore, Leon Battista Alberti (Genova, 1404 – Mantova, 1472) l’autore del “De re aedificatoria”, il primo trattato architettonico moderno e riferimento per tutte le elaborazioni successive.
Comune di Mantova, Curia e Fondazione Leon Battista Alberti, in una ricorrenza così speciale, propongono un ciclo di appuntamenti per celebrare il 550° anniversario dalla morte di Leon Battista Alberti e dalla posa della prima pietra della Basilica di Sant’Andrea, in sinergia con i molti organizzatori che alla figura dell’Alberti e alla Basilica sono fortemente legati. Ancora una volta dunque le istituzioni mantovane riescono a fare squadra per arrivare alla realizzazione di un progetto importante che si sviluppa in più momenti e su più fronti.
E’ quanto evidenziato oggi pomeriggio dal sindaco Mattia Palazzi durante la presentazione in Comune dell'”autunno albertiano” che ha visto anche gli interventi del presidente della Fondazione Centro Studi Leon Battista Alberti Federico Fidel, del direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi don Stefano Savoia, del presidente dell’Accademia Virgiliana Roberto Navarrini e del suo vice Livio Volpi Ghirardini e di Carlo Togliani, docente del Polo di Mantova del Politecnico di Milano.
E’ stato così spiegato che nella rassegna di appuntamenti, in programma fino alla primavera 2023 e con la partecipazione di personalità della cultura italiana e internazionale, si inserisce il ciclo di convegni “L.B. Alberti 550: l’Architetto e la Basilica” che permetteranno di approfondire la figura dell’Alberti, della sua architettura e del suo pensiero, affrontando temi di grande interesse all’interno del contesto storico culturale con uno sguardo rivolto alla contemporaneità.
“Il ciclo di incontri che presentiamo oggi dà il via alle celebrazioni con quattro convegni di caratura internazionale, quattro originali e differenti sguardi sulla sua opera fondamentale per Mantova, capace di sorprenderci e ispirarci ancora oggi” ha detto Palazzi. Proprio la profonda modernità del pensiero albertiano, che ne fanno un riferimento anche per l’architettura contemporanea, è stata ribdaita più volte durante la presentazione degli eventi.
Giovedì 20 ottobre
CONVEGNO
LA “FABBRICA DI SANT’ANDREA: FORME LITURGICHE E ARCHITETTONICHE TRA LE ORIGINI E I RESTAURI
A cura di Diocesi di Mantova e Soprintendenza ABAP di Cremona, Lodi e Mantova
Sant’Andrea si rivela lungo i secoli nel senso più radicale continuativa ‘fabbrica’, come luogo vocato al costruire, al comporre, allo strutturare. Sul piano delle forme architettoniche e su quello meno intuitivo delle forme liturgiche. È questa la chiave del Convegno attraverso cui sono messi in luce il culto e la liturgia, la manutenzione e i restauri, dimensioni ancora non molto sondate per l’ultima opera albertiana, suggello definitivo della carriera e della vita del grande umanista-architetto. Si tratta di forme-prime, sempre in dialogo con il ‘progetto originario’, ma che lo reinterpretano costantemente nei filtri del suo utilizzo. Forme, soprattutto, che si misurano anche oggi con l’aspirazione all’eterno intrinseca al fare edificatorio di Alberti, nella consapevolezza della fragilitas alla quale l’uomo oppone ogni volta la sfida della propria intrapresa culturale.
Sabato 22 ottobre
GIORNATA DI STUDI
LEON BATTISTA ALBERTI E LA CITTÀ NUOVA
Fondazione Centro studi Leon Battista Alberti e Diocesi di Mantova
Cosa fare di nuovo che possa avere anche una ricaduta tangibile sulla città di oggi? Cosa costruire per potere riflettere proficuamente, non tanto sul passato certo glorioso e importante della città, ma sull’oggi? Come i cittadini devono e possono pensare da protagonisti il futuro della loro città? Fondazione Centro Studi Leon Battista Alberti propone una giornata di studi durante la quale fare ragionare insieme storici dell’architettura, ma non nel senso classico del termine, bensì studiosi con competenze nel campo dell’architettura diverse da quelle di uno storico dell’architettura come inteso nell’università italiana oggi. Un dialogo di grande interesse attraverso il quale poter analizzare la modernità del pensiero di Leon Battista Alberti, a partire dal De re aedificatoria e dai progetti mantovani, approfondendo gli aspetti che riflettono nella contemporaneità l’importanza di chi progetta, governa e vive la città.
Mercoledì 26 ottobre
TAVOLA ROTONDA
OLTREPASSANDO LE FRONTIERE: INTRECCI CULTURALI IN ARCHITETTURA
SCAMBI, INTERFERENZE E CIRCOLARITÀ DELLA CULTURA PROGETTUALE TRA ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO
A cura del Politecnico di Milano – Polo di Mantova in collaborazione con l’Ordine Architetti PPC della Provincia di Mantova
Il seminario Oltrepassando frontiere. Intrecci culturali in architettura, approfondisce gli scambi, le interferenze e la circolarità della cultura architettonica europea in particolare tra Italia, Spagna e Portogallo. Il tema dell’architettura mediterranea verrà affrontato dal punto di vista delle possibili connessioni e declinazioni locali Antonio Pizza, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Storia e Teoria dell’Architettura e Tecniche della Comunicazione della Universitat Politècnica de Catalunya, tratterà temi riguardanti la casa mediterranea in un confronto tra Italia e Spagna negli Anni Cinquanta del XX secolo. Ana Tostões, Professore Ordinario, coordinatrice della Scuola di Dottorato in Architettura presso la Facoltà di Architettura della Universidade de Lisboa, offrirà un approfondimento sull’influenza della cultura vernacolare mediterranea sullo sviluppo del progetto e sulla cultura architettonica iberica. Il seminario è progettato dal Polo di Mantova del Politecnico di Milano in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Mantova.
Giovedì 27 ottobre
CONVEGNO E CONCERTO
LEON BATTISTA ALBERTI: CULTURA E ARCHITETTURA
A cura di Accademia Nazionale Virgiliana e Politecnico di Milano – Polo di Mantova
La giornata di studi Leon Battista Alberti: cultura e architettura, a cura dell’Accademia Nazionale Virgiliana di Mantova e del Polo di Mantova del Politecnico di Milano, nasce dalla volontà di invitare alcuni fra i più importanti studiosi della poliedrica e ancora attuale figura di tecnico e umanista e del contesto culturale in cui ebbe modo di eccellere. Tre distinti appuntamenti in una sola giornata, dedicata al grande protagonista del XV secolo. A parlarne saranno Francesco Paolo Fiore (Sapienza Università di Roma), Massimo Bulgarelli (Università IUAV di Venezia) con Lucia Bertolini (Università E-Campus di Novedrate), e infine Massimo Cacciari (Università Vita Salute San Raffaele) con Alberto Giorgio Cassani (Accademia di Belle Arti di Venezia). La sessione pomeridiana ospiterà il concerto Al suon dell’armoniose sfere. Prospettive sonore dalla frottola al ricercare. dell’Ensamble Mare Nostrum con la direzione di Andrea De Carlo. Il convegno sarà introdotto da Livio Volpi Ghirardini (Vice Presidente dell’Accademia Nazionale Virgiliana) e da Carlo Togliani (Professore di Storia dell’Architettura al Polo di Mantova del Politecnico di Milano).
Gli incontri del 26 e 27 ottobre rientrano nelle attività di ricerca e divulgazione dalla Cattedra Unesco in Architectural Preservation and Planning in World Heritage Cities del Polo di Mantova del Politecnico di Milano.
Tutti gli eventi sono accreditati CFP da Ordine degli Architetti PPC della Provincia di Mantova.
Programmi dettagliati e calendario delle celebrazioni albertiane su www.fondazioneleonbattistaalberti.it