Concerti, laboratori e mostre con “You Must believe in Spring”

MANTOVA – Dal 14 aprile al 5 maggio Mantova torna a trasformarsi in un grande palcoscenico per ospitare la nuova edizione di You Must Believe in Spring, la rassegna promossa dall’Associazione culturale 4’33”.

Un progetto che quest’anno ha diversi obiettivi ambiziosi: innanzitutto l’interazione tra musicisti italiani e musicisti stranieri per promuovere, attraverso lo strumento del confronto, una crescita artistica e creativa del panorama nazionale. Altrettanto importante lo scambio intergenerazionale tra i musicisti coinvolti nel progetto e gli studenti dell’Istituto Carlo D’Arco e Isabella D’Este che, come già avvenuto negli scorsi anni, saranno coinvolti in progetti multimediali originali e vari laboratori: le diverse generazioni avranno modo di confrontarsi per arricchirsi culturalmente e umanamente, collaborando insieme per realizzare l’orchestra You Must Believe in Spring. Infine, continua l’attenzione del festival mantovano per la parità di genere (nel 2023, in occasione de Il Jazz per le Terre del Sisma, You Must Believe in Spring ha ricevuto il premio come miglior festival nazionale per parità di genere).

“L’intento principale è quello di costituire una comunità di musicisti che vada oltre la mera esibizione in concerto. Vogliamo dare vita a un luogo di incontro e di scambio tra musicisti, pubblico e territorio, che lanci le basi per una nuova idea di festival che promuova e divulghi la musica jazz” dichiara il direttore artistico Matteo Gabutti.

Tornando al programma, l’edizione 2024 del progetto prevede il coinvolgimento di oltre Oltre una trentina i musicisti coinvolti tra allievi, insegnanti del Liceo musicale e coreutico, giovani artisti italiani e  stranieri; e include due laboratori da cui prenderanno forma due eventi speciali tra il 25 aprile al Teatro Bibiena e il 5 maggio a Palazzo Te. Il primo laboratorio riguarda un’opera originale dal titolo You Must Believe in Spring: sotto la guida del sassofonista e compositore statunitense Roscoe Mitchell, verrà organizzata un’orchestra che rispecchi i valori del festival – integrazione internazionale, intergenerazionale, di genere e sviluppo artistico degli studenti.

Il secondo laboratorio coinvolgerà gli allievi dei corsi di danza del Liceo coreutico Carlo D’Arco e Isabella D’Este: sotto la guida degli insegnanti, creeranno le coreografie sulle musiche elaborate dal vivo dalla sassofonista, compositrice e film maker argentina naturalizzata italiana Camila Nebbia, e dall’insegnante Leandro Lo Bianco. La residenza artistica e lo spettacolo sono inseriti nel progetto della Fondazione Palazzo Te “Il Labirinto delle Metamorfosi”.

Tra gli appuntamenti da non perdere anche il concerto del 14 aprile con il quartetto di James Brandon Lewis e il quartetto di Lina Allemano, il 20 aprile Fabrizio Bosso, uno dei nomi più importanti della scena musicale italiana, accompagnato dal quartetto Blue Moka e ancora il 21 aprile il doppio concerto con protagoniste la sassofonista Maria Grand e la pianista Marta Sanchez, a seguire l’arpista Ottavia Rinaldi con il suo trio.

Diversi gli eventi di rilievo in programma anche alle Pescherie di Giulioo Romano e grande l’attesa per l’arrivo del sassofonista e compositore Steve Lehman di scena il  24 aprile.

La seconda parte delle rassegna si snoda attraverso un percorso tra Italia, Inghilterra, Argentina, Francia e Norvegia con musiciste e musicisti che sotto la stessa bandiera del jazz portano esperienze diverse.

Per conoscere tutto il programma: You Must Believe in Spring 2024

VEDI ANCHE: “You must believe in spring”: dal 14 aprile al 5 maggio il festival-laboratorio per divulgare il jazz

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