Da domenica alla Loggia del Grano la mostra “La camera scura” di Amnesty International contro la pena di morte

MANTOVA – Si intitola “La camera scura” la mostra fotografica promossa dal gruppo Mantovano di Amnesty International nell’ambito del Festival dei diritti, che si svolgerà dal 17 al 27 novembre, in collaborazione con il Comune di Mantova.

L’esposizione è formata da 12 scatti, tredici attrici e attori (tra cui Luca Argentero, Sabrina Impacciatore e Gian Marco Tognazzi) b posano per sostenere la campagna contro la pena di morte nel mondo.

“Il Comune di Mantova, inserito, sotto impulso della Comunità di Sant’Egidio, nella lista delle città aderenti alla rete Cities for life, Città contro la pena di morte, ha aderito all’iniziativa di sensibilizzazione sul tema attraverso la mostra “La camera scura” organizzata da Amnesty – spiega l’assessore con delega alla Solidarietà Internazionale Alessandra Riccadonna -. La rete delle città contro la pena di morte valorizza il ruolo delle Municipalità per tenere alta l’attenzione sui diritti umani e la vita cercando di stabilire un dialogo tra società civile e amministratori contro questa pratica inumana. L’idea della mostra come arte visiva, rappresenta forse uno dei modi più diretti e incisivi per intercettare un numero sempre maggiore di persone e sensibilizzarle rispetto a tale crudele pratica ancora oggi utilizzata. Stando a dati del 2021, la pena di morte, infatti, è adottata da un numero minore di paesi, ma si osserva al contempo un aumento del suo ricorso da parte degli stati che ancora la praticano per legge”

La mostra è stata realizzata nel 2015 da Amnesty International in collaborazione con lo IED (Istituto Europeo di Design di Roma), all’interno del progetto “Sono contro la pena di morte perché…” per dire di “no” alla pena di morte, con l’obiettivo di far leva sulla brutalità e la crudeltà di tale pratica, coinvolgendo persone del mondo dell’arte e dello spettacolo, per sensibilizzare rispetto a questa tematica.
Ogni scatto di Angelo di Pietro ritrae un testimonial che interpreta un condannato a morte e che racconta una storia, affrontando un aspetto specifico legato alla pena capitale associato a un caso seguito da Amnesty International. Amnesty International si oppone categoricamente alla pena di morte, ritenendola una punizione crudele, disumana e degradante.

L’esposizione sarà inaugurata presso la Loggia del Grano il 20 novembre alle 15.30, con la partecipazione dell’Accademia Teatrale Campogalliani e proseguirà fino al 30 novembre. L’ingresso è gratuito (ore 8 alle ore 19)