“Dall’altra parte”: l’arte di Alfred Kubin e Peter Assmann dialogano al Refettorio del Polirone

SAN BENEDETTO PO – Aprirà sabato 11 maggio, alle ore 18, nel Refettorio monastico del Polirone, a San Benedetto Po, la mostra “Dall’altra parte”. L’esposizione vedrà dialogare l’arte di Alfred Kubin (1877-1959), esponente dell’Espressionismo e del Simbolismo con quella di Peter Assmann (classe 1963).

La mostra, organizzata dall’Associazione Postumia, in collaborazione con il Comune di San Benedetto Po e con il Liceo Artistico Giulio Romano di Mantova, è a cura di Paola Artoni e Paolo Bertelli. L’evento vede il sostegno di Quaker Houghton.

Lo spunto iniziale nasce dalla presenza nel Refettorio del Polirone dell’Ultima Cena di Girolamo Bonsignori, ideata per questo spazio comunitario del convento benedettino. Il dipinto vede come protagonisti Cristo e i suoi apostoli collocati su un lato di un grande tavolo mentre dall’altro lato si trova il resto del mondo. Kubin, artista internazionale, è stato magistrale in questa essenza, sia come scrittore, autore del celebre romanzo “L’altra parte”, sia nella sua attività grafica, dove ha descritto un mondo fantastico, pieno di creazioni visionarie e immaginifiche. Nel suo universo artistico, rappresentato in mostra da una trentina di grafiche provenienti dalla prestigiosa collezione Tanglberg di Vorchdorf (Austria), tutto il mondo sensuale dell’uomo si espande verso i mondo dei sogni, dei racconti, delle immagini interiori ed esteriori. Oggi questa espansione del mondo dell’altra parte si precisa nell’esperienza quotidiana del mondo dei media: basti pensare a
internet, una dimensione satura di informazioni e, soprattutto di immagini statiche e dinamiche, dove si è concretizzato il mondo prefigurato dallo stesso Kubin.
D’altro canto, il mondo artistico di Peter Assmann, che in mostra è rappresentato da una
quarantina di disegni, si colloca in questa sorta di crocevia di canali delle immagini. Frammenti di giornali e di testimonianze personali, incontri e commenti, scene di film e ispirazioni dalla letteratura, ma anche sogni e colpi d’occhio, il momento vissuto e i vari ricordi: questa miscela stratificata confluisce nelle sue composizioni artistiche.

Il dialogo tra le opere di Assmann e quelle di Kubin riesce a creare un insieme di vari flussi
immaginativi, che hanno le loro basi nella storia dell’arte europea e dialogano con il mondo d’oggi. Emblematica e significativa in tale senso è la presenza in mostra di alcuni disegni dalle nuove generazioni che frequentano il Liceo Artistico “Giulio Romano” di Mantova, guidati dai professori Vincenzo Paonessa ed Ermanno Poletti.

La mostra si potrà visitare fino al 9 giugno, con apertura sabato, domenica e festivi dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Ingresso gratuito.