Dante’s Inferno, 140 ragazzi al Centro Culturale di San Giorgio Bigarello

SAN GIORGIO BIGARELLO – Un grande successo e una importante partecipazione dei ragazzi e delle ragazze di San Giorgio Bigarello all’evento che si è tenuto sabato sera presso il Centro Culturale. “Dante’s Inferno” ha infatti coinvolto circa 140 persone, tanti giovani che hanno dato vita a una serata molto particolare, con il contributo di Accademia delle Arti, del gruppo SGB Young, legato all’assessorato delle politiche giovanili e con il patrocinio del Comune di San Giorgio Bigarello.

Una serie di workshop teatrali e artistici ha preceduto la serata conclusiva del 3 luglio e, in occasione, dell’evento clou, sono stati proprio i ragazzi che avevano partecipato ai workshop a dare vita al grande spettacolo che, inoltre, ha visto anche la presenza di Pietro Mattioli con le sue installazioni artistiche, delle performance musicali di Raimondo Cataldo e dei Funkeys e delle coreografie di Silvia Villa che hanno guidato il flash mob che chiudeva i workshop teatrali.

A settecento anni di distanza dalla morte di Dante lo spettacolo dedicato al suo Inferno ha dato la possibilità ai giovani di esprimere e di esprimersi, dopo tanti mesi di isolamento, in uno spazio – quello del Centro Culturale – vocato alla condivisione, alla partecipazione e alla diffusione di contenuti culturali.
E se l’Inferno fosse un lockdown perenne, il leitmotiv alla base di questo spettacolo ha accompagnato i 140 partecipanti nella presa di coscienza del potenziale espressivo del proprio corpo, fuori dagli schermi in cui era stato relegato nel periodo più duro dell’isolamento sociale e nel ritrovamento del contatto col gruppo in un ambiente sicuro e protetto, per esorcizzare l’Inferno passato e uscire a riveder le stelle.

“È stata una grande gioia rivedere insieme ragazze e ragazzi del nostro territorio dopo un isolamento così prolungato- dichiara Daniela Sogliani Assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili – Il pretesto culturale dantesco ci ha permesso di assistere ad un interessante esperimento di Accademia delle Arti finalizzato al risveglio dell’entusiasmo dei giovani, alla ripartenza emotiva di chi, a causa della pandemia, ha vissuto condizioni pesanti di apatia, mancanza di relazioni e sfiducia nel futuro. Il centro culturale riparte pertanto con e per loro”.

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