Domenica a Revere torna l’Incendio della Torre col Rogo dlà Vecia

REVERE – Dopo il rinvio il giorno dell’Epifania a causa del maltempo, domenica prossima 14 gennaio, a Revere torna l’attesissimo Incendio della Torre e Rogo dlà Vecia.
L’appuntamento è alle ore 18 (ingresso € 2, bimbi gratis fino a 6 anni) ma tutta la giornata sarà dedicata a eventi e manifestazioni con il “Befana day non stop” organizzato dalla Pro Loco di Revere con il patrocinio del Comune di Borgo Mantovano.
Si inizia alle ore 10 con il Grande mercato con banchi d’autore per le vie del paese. Dalle 10,30 in poi l’appuntamento è con più eventi: arrivano in Piazza Grazioli le moderne e motorizzate befane del Borgo, distribuendo calze ricche di delizie e caldo ristoro per bambini. Alle 11 presso lo Stand gastronomico, Happy Hour con aperitivo e Finger Food, gratuito a chi si presenterà in costume da befana.
A mezzogiorno in Piazza Grazioli pranzo in tensostruttura riscaldata, in alternativa, asporto o Street Food.
Dalle ore 14,30 sarà un crescendo di attrazioni ed eventi con: animazione e musica anni 70/80/90 by Dj Nick, dalle 17 alle 18 Le Incantevoli ed Eleganti “Farfalle Luminose” e un’ora più tardi il grandioso Rogo dla Vecia con il Pirotecnico Incendio della Torre
a cura di Parente Fireworks di Melara (Ro).
Alle 18,30 sarà la volta de I Percussionisti Anonimi, freschi di successo in Rai con Nek. Alle 19,30 Apericena scandita col ritmo di FaccoDj. A conclusione della serata sotto l’arco dell’orologio, Premio e consegna della Calza colma di dolciumi, a chi indovinerà il suo peso.

LA LEGGENDA DELLA STREGA 

Il Rogo dla vecia di Revere è legato a una leggenda che affonda addirittura nel 1492. In quell’anno vi fu una piena del Po che ruppe l’argine vicino a Revere provocando una vera e propria devastazione. Il tribunale di Ostiglia incolpò del disastro una vecchia che aveva la fama di essere una strega. Questa riuscì a fuggire a Revere dove nessunò però voleva aprirla la propria porta. Si rifugiò così nell’antica torre campanaria. Il marchese Francesco Gonzaga, venuto a conoscenza della fuga della strega e del suo rifugio, inviò a Revere i suoi soldati per catturare la strega. Questa si barricò dentro la cella campanaria della torre e i soldati, per costringerla ad uscire, accesero un grande fuoco che nel giro di poco circondò tutto il manufatto.
La vecchia, per tentare di salvarsi dall’incendio e di sfuggire alla cattura, cadde dalla torre nel rogo al di sotto. Morì dunque nel rogo di Revere e non in quello che per lei era già stato preparato in piazza Sordello davanti al palazzo gonzaghesco.