Domenica speciale per l’Associazione Postumia tra concerti, mostre e incontri

GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Sarà La corale Discántica di Cesole ad esibirsi domenica 8 ottobre alle 21.00 nella Chiesa abbaziale di San Tommaso Apostolo ad Acquanegra sul Chiese. Per l’occasione eseguirà un repertorio sacro di autori italiani, inglesi e spagnoli a cavallo tra XV e XVI secolo.

Un concerto che vede il Direttore della Corale Michael Guastalla e all’organo Carlo Benatti.
In via eccezionale, per l’occasione, saranno visitabili tutti i mosaici pavimentali dell’anno Mille. Prima dell’esibizione della Corale Discántica sarà brevemente presentato dall’autore ing. Giuliano Rossi, il bel volume sul ponte di barche di Torre d’Oglio

Programma

ORGANO
TARQUINIO MERULA (1595- 1665)
Sonata cromatica

CORO
Laudate nomen Domini – Christopher Tye (1505 – 1573)
Ave Verum – William Byrd (1540 – 1623)
O sacrum convivium – Luigi Molfino (1916 – 2012)
Sicut cervus – G.P. Da Palestrina (1525 – 1594)

ORGANO
SUSANNE VAN SOLDT – Brande champanje (Manuscript – 1599)
(XVI sec.)

CORO
If ye love me – Thomas Tallis (1505 -1585)
Ave Maria – Guillaume Bouzignac (1587 – 1643)
Ave Sanctissima – Juan De Anchieta (1534 – 1597)

ORGANO
ANTONIO MARIA TASSO Sonata con flauti
(XVIII sec.)
GAETANO VALERY (1760 – 1822)
Siciliana
GIOVAN BATTISTA PESCETTI (1704-1766)
Sonata del Sig. Gio. Batta Pescetti

CORO
O sacrum convivium – Thomas Tallis (1505 -1585)
Magnificat I toni – Orlando Di Lasso (1532 – 1594)

ORGANO
JOSE’ ELIAS (ca. 1687 – ca. 1755)
Tocata de contreas

CORO
Cantate Domino – Hans Leo Hassler (1564 – 1612)

Sempre domenica, ma nel pomeriggio, alle 16.00 alla Rocca Palatina sarà inaugurata la mostra “Nummi, documenti e manifesti virgiliani” a cura di Sergio Leali. Interverrà Roberto Navarrini, presidente dell’Accademia Nazionale Virgiliana.

Publio Virgilio Marone, il grande poeta della latinità, nacque ad Andes o comunque nel Mantovano il 15 ottobre del 70 a.C. L’Associazione Postumia, ne ricorda il genetliaco con una settimana d’anticipo.
Il culto per il poeta Virgilio in terra mantovana, e non solo, risale ai tempi dell’antica Roma e non si è mai sopito. Questo culto si è manifestato nelle tradizioni, nella storia, nell’arte e, in modo significativo, pure nella monetazione mantovana. Su tutte le monete coniate a Mantova già in periodo comunale e podestarile (secolo XIII) compaiono il suo nome e, in un paio di casi, pure il busto che richiama quello che ancora oggi si vede nell’edicola del Palazzo del Podestà di piazza Broletto a Mantova, cioè assiso in cattedra con abiti dottorali. Con la salita al potere dei Gonzaga (1328), oltre ovviamente ai personaggi della casata, sicuramente Virgilio è il più raffigurato sulle monete, quasi sempre di piccolo taglio e di materiale povero, quasi a testimoniare come i Signori di Mantova desiderassero che il suo volto delicato, spesso laureato, potesse essere ammirato anche dal popolino. Le ultime monete sulle quali compare la sua effigie furono coniate nel Seicento, al tempo di Carlo I Gonzaga Nevers. Nella mostra sono esposte venticinque monete, fra le più significative e alcune di estrema rarità, sulle quali compaiono il nome o il volto del poeta accompagnati, in qualche caso, da diciture legate a sue opere. L’esposizione è completata da una selezione di medaglie recanti l’effigie del sommo poeta, da documenti e cartoline artistiche.

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