MANTOVA – Un nuovo ciclo primaverile di incontri sulla cultura ebraica dal titolo “Ebraismo al sesto giorno”. L’iniziativa, giunta alla diciottesima edizione e all’undicesimo anno, è proposta dall’associazione “Man Tovà – La città della manna buona”, con il contributo della Fondazione Franchetti e della Fondazione Comunità Mantovana Onlus e il patrocinio del Comune di Mantova. La rassegna nasce dalla “convinzione che la cultura è un’ottima opportunità per abbattere i pregiudizi”, spiegano gli organizzatori.
Cinque incontri in agenda , sempre di venerdì alle ore 21, aperti al gratuitamente pubblico, che si svolgeranno nell’aula Magna del Liceo “Isabella d’Este” in via Giulio Romano 13. Si parte domani, venerdì 22 marzo, alle 21, con la conferenza dal titolo “Il potere del tempo. Calendari ebraici fra Cinque e Seicento”, relatore Stefano Patuzzi.
“1582: papa Gregorio XIII emanò una bolla che impose il salto di dieci giorni di calendario, passando dal 4 al 15 ottobre – spiega la nota dell’incontro –; i protestanti rifiutarono di adeguarsi; gli ebrei proseguirono in modo autonomo con il computo proprio della tradizione ebraica. Nell’incontro verrà messo in luce il fatto che la misurazione del tempo è da sempre una evidente manifestazione di potere”. Per queste ragioni, verrà proposto al pubblico un viaggio nell’Europa del Cinque e Seicento attraverso i calendari ebraici e quelli cristiani. “Due secoli che videro la Cristianità lacerarsi in due parti – continua la nota –, semplificando: nord protestante e sud cattolico. L’Europa di cui si parlerà nell’incontro verrà tratteggiata come un continente nel quale, da fine Cinquecento in avanti, convissero e dialogarono tre differenti calendari ‘maggiori’, frutto di tradizioni e scelte strategiche differenti e non di rado in conflitto”.