Festival della Fotografia Femminile, aperte tre mostre

MANTOVA – In due sedi diverse, da oggi giovedì 15 luglio, sono in mostra le immagini proposte dalla Biennale della Fotografia Femminile con il patrocinio del Comune di Mantova e della Provincia. La prima esposizione “Women Priests Project” di Giulia Bianchi è stata inaugurata alla Casa di Rigoletto. A presentarla sono state l’assessore del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna, la presidente della associazione La Papessa Anna Volpi, la direttrice artistica Alessia Locatelli, accanto all’autrice Bianchi. “E’ una mostra – ha sottolineato Riccadonna ringraziando la Biennale – che fa riflettere sul tema della parità tra l’uomo e la donna. Nasce dalla voglia di rappresentare le donne, la loro passione, la determinazione, la forza spesso silenziosa ma mai assente per dare voce e visibilità a tutte quelle donne che ogni giorno svolgono un ruolo fondamentale per raccontare le loro storie attraverso le immagini del loro quotidiano”.
“Il Covid-19 – ha detto Locatelli – l’anno scorso ha bloccato il Foto Festival alla sua prima edizione. Abbiamo così deciso quest’anno di strutturare un Festival diffuso, che si è riorganizzato tra luglio e novembre 2020, in alcuni spazi istituzionali e gallerie private di Mantova, strutturando successivamente poche delle esposizioni mancanti in una mini-edizione BFF Summer 2021. E così, grazie alla professionalità e l’entusiasmo che ha guidato la Biennale dalla nascita e nonostante la pandemia globale, proponiamo al pubblico ulteriori esposizioni che vanno a concludere l’edizione BFF2020, assieme alle mostre delle Vincitrici 2020 del premio Italy Photo Award perché la cultura non si può fermare”.
Il progetto, ha raccontato Bianchi, ha preso forma del 2002 quando sette donne cattoliche provenienti da Austria, Germania e Stati Uniti sono state ordinate preti su una nave in crociera lungo il Danubio. Poco dopo, tre donne sono state ordinate vescovi in gran segreto. Da allora, diverse cerimonie simili sono state tenute da Rcwp, un gruppo di suffragette che mettono in atto una disobbedienza religiosa a favore dell’ordinazione delle donne. Oggi, il movimento conta più di 215 preti ordinate e 10 vescovi in tutto il mondo.
L’obiettivo del progetto è quello di creare un archivio storico di questo movimento. Poiché l’ordinazione è valida, anche se illecita, un giorno queste donne saranno ricordate come le prime preti donne cattoliche della storia. Le foto, sostengono le organizzatrici, ci mostrano una realtà proibita che potrebbe diventare il futuro della Chiesa. Il progetto mostra, in buona sostanza, che la spiritualità femminile ha caratteristiche diverse da quella maschile e che le comunità che sono create sotto la guida delle donne sono inclusive, non gerarchiche, non dogmatiche e sono aperte a persone di ogni razza, genere e status economico. La mostra sarà aperta fino all’8 agosto.
Le altre due mostre “Wish it Was a Coming Out” di Melissa lanniello e ‘OperaNostra” di MC2 saranno visibili alle Pescherie di Giulio Romano e si potranno visitare fino al 30 agosto.

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