Food&Science Festival, l’agricoltura rigenerativa come risposta all’impoverimento del terreno

MANTOVA – Come produrre la quantità di cibo necessaria per sfamare la popolazione dato che la superficie della terra e dei campi coltivati è sempre quella?
Una risposta può arrivare dall’agricoltura rigenerativa di cui si è parlato durante la prima giornata del Food&Science Festival. Ma cosa intendiamo con questo termine?
“L’agricoltura rigenerativa – spiega Massimo Scaglia, amministratore delegato di Syngenta Italia che ha promosso l’incontro – ha lo scopo di mantenere i terreni e i suoli affinché continuino a produrre, ma senza depauperarsi eccessivamente. Oggi abbiamo messo insieme tante competene che ci aiuteranno a definire i parametri che afferiscono all’agricoltura rigenerativa e trovare un linguaggio comune in modo che possano nascere dei progetti per rendere concreto ciò che adesso è nuovo”.
Si perchè il problema, come sempre, non è tanto parlarne con i tecnici, ma farlo capire alle persone comuni che hanno bisogno di risposte chiare.

Resta fondamentale continuare ad innovare e guardare sempre avanti “E’ una prospettiva completamente diversa da quello che abbiamo sempre pensato – commenta Alberto Cortesi, Presidente Confagricoltura Mantova – che apre nuovi scenari che vanno incontro all’ambiente”.
E per tornare al tema di questa edizione “Confini”, l’agricoltura rigenerativa è proprio uno di quei confini che vanno esplorati “e probabilmente superati” – conclude Cortesi.