Fritz Haberr protagonista del sesto appuntamento di “Il pianeta divorato. Rassegna di incontri per parlare di cibo e ambiente” 

MANTOVA – E’ Fritz Haberr il protagonista del sesto appuntamento di “Il pianeta divorato. Rassegna di incontri per parlare di cibo e ambiente” a cura di Slow Food Mantova in programma il 25 agosto alle 21 nell’arena estiva del Cinema Mignon in via Benzoni a Mantova.

L’emblematica e tragica storia di Fritz Haber costituisce il fulcro del Pianeta divorato,  progetto dedicato alla produzione e al consumo del cibo nella transizione ecologica. Tutti gli eventi di tale progetto alludono in qualche modo ai temi sollevati da questa storia.

Ai primi del ‘900 il brillante scienziato tedesco Fritz Haber riesce ad ottenere la sintesi dell’ammoniaca primo passo per la produzione dei nitrati usati come fertilizzanti: guadagnerà il Nobel e la dichiarazione di benefattore dell’umanità, ma aprirà inconsapevolmente la strada alla successiva invasione della chimica in agricoltura: gli insetticidi, i diserbanti e il compimento della rivoluzione agricola industriale. Innovazioni controverse poiché contribuiscono ad infliggere al Pianeta gravi danni che si ritorcono inevitabilmente contro l’umanità. Oltre a ciò i nitrati sono la più importante componente degli esplosivi tanto che nella successiva guerra mondiale l’innovazione di Haber verrà sottratta all’agricoltura dai comandi militari, provocando la morte per fame di un milione di tedeschi. Più tardi dirigerà l’Istituto di chimica preposto alla fabbricazione dei gas tossici che, impiegati nella 1^ guerra mondiale, provocarono centinaia di migliaia di morti. Alla fine della guerra sarà costretto a fuggire per l’accusa infamante di criminale di guerra.

La vita di Haber corre tutta sul filo dell’ambiguità come sono ambigue le sue innovazioni tecnologiche. La non neutralità della scienza e della tecnica consente, ogni volta che il racconto solleva tale questione, di sentire il parere di scienziati di varie discipline.

Ma forse il più tragico evento che scandisce la sua vita e che lo segna più profondamente è il drammatico scontro con la moglie Clara che lo accusa di ipocrisia morale.

La narrazione è affidata all’attore Riccardo Rovatti con l’ausilio di immagini d’epoca o tratte da filmati e documentari frutto della meticolosa ricerca di Barbara Fava che le ha montate con professionale sapienza. Da sempre, infatti, le ambigue vicende di quest’uomo hanno affascinato autori cinematografici o teatrali. Le musiche saranno affidate al noto musicista Marco Remondini che le eseguirà dal vivo

Il lavoro è stato realizzato con la collaborazione del liceo artistico “Giulio Romano” di Mantova. In coda alla rappresentazione si terrà una degustazione di anguria, coltivata senza concimi chimici, dell’azienda Cavalli del Distretto biologico Casalasco Viadanese con la proiezione di un breve filmato, realizzato con la regia di Valter Cavalli, intitolato “L’anguria”  che racconta in modo ironico e divertente un episodio della vita degli immigrati nelle campagne del viadanese.

Per ulteriori informazioni e per prenotazioni è possibile telefonare al numero 335269903, inviare una e-mail all’indirizzo slowfoodmantova@gmail.com
o consultare il sito internet www.slowfoodmantova.it.