Giannini incanta il Sociale e ricorda le sue pièce a Mantova da giovane attore. A lui il Premio Arlecchino D’Oro

MANTOVA –  E’ un fiume in piena Giancarlo Giannini mentre incontra i giornalisti sul palco del teatro Sociale nella serata in cui riceve il Premio Arlecchino D’Oro 2021 da parte del Comune di Mantova e della Fondazione “Artioli”.
Con il suo sorriso ironico e la battuta sempre pronta, con quegli occhi grigio-azzurri grandi e profondi a cui non sfugge nulla, ricorda le altre sue volte a Mantova, la prima addirittura nel marzo del 1966 a soli 23 anni
quando recitò in “Romeo e Giulietta” con Anna Maria Guarnieri, poi l’anno dopo in “Black Comedy” di Peter Shaffer, regia di Franco Zeffirelli. E nel 1968 con Umberto Orsini e la Guarnieri ne “La promessa” di Aleksej Arbuzov, per la regia di Valerio Zurlini e l’allestimento di Franco Zeffirelli.
Poi parla dei teatro, del ruolo dell’attore, dei giovani che oggi tentano di fare questi mestiere. E della piece che avrebbe messo in scena di lì a poco. “Proporrò cose diverse tra loro, tra l’altro non capisco perchè oggi è il 25 marzo, la giornata in onore a Dante Alighieri e io devo invece recitare Shakespeare, quindi vedrete che ci metterò anche un po’ di Dante e chissà, magari anche qualcosa di Pasolini” scherza Giannini che al termine dello spettacolo ha rucevuto il Premio Arlecchino d’Oro 2021 dal sindaco di Mantova Mattia Palazzi, dal Presidente di Fondazione Artioli Francesco Ghisi e e dalla Presidente del Comitato Scientifico di Fondazione Artioli Simona Brunetti.

Premio che gli è stato consegnato quale riconoscimento alla sua grande versatilità di attore, doppiatore e regista cinematografico e teatrale, che l’ha reso un artista eccezionale di assoluto rilievo nazionale e internazionale, e dalla natura fortemente eclettica e sempre riconoscibile.
Con “Omaggio a Shakespeare”, Giannini ha spaziato nella poesia contemporanea e non, per poi focalizzarsi su quelli che sono i monologhi più celebri di Shakespeare. La musica dal vivo, suonata da Stefano Maffizzoni e Andrea Candeli, ha amplificato la forza emotiva della “parola”, evocando l’intensità delle emozioni nel pubblico.
L’appuntamento ha chiuso in bellezza la stagione Mantova Teatro 2021-2022, che ha visto il Teatro Sociale riaprire le proprie porte alla prosa dopo le restrizioni dovute alla pandemia, alternando grandi nomi del panorama teatrale nazionale e internazionale.

 

 

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