MANTOVA – L’Adolescente di Pablo Picasso racconta benissimo la mostra che dal 5 settembre aprirà a Palazzo Te, un giovane adolescente è infatti un uomo in metamorfosi e la metamorfosi è al centro dell’esposizione “Picasso poesia e salvezza”.
“La pittura è più forte di me e mi fa seguire i suoi ordini” così scrive Picasso nel febbraio del 1963 in un suo taccuino. Con affetto, voracità, brutalità, sfidando le convenzioni e oltrepassando i limiti, compreso quello dell’età, Picasso tra il 1970 e il 1973 dipinge opere potentissime per le ultime mostre Al Palazzo dei Papi di Avignone. Nell’Adolescente, l’artista mette in scena con grande virtuosità il tema magnifico della metamorfosi.
Questa mattina alla presenza della curatrice Annie Cohen-Solal, del sindaco di Mantova, Mattia Palazzi e del presidente della Fondazione Palazzo Te, Enrico Voceri il quadro è stato svelato in anteprima alla stampa.
“Quest’opera non è mai stata in Italia – ha detto Annie Cohen-Solal – è stata esposta una sola volta al Louvre di Parigi nel 2008. E’ un’opera che a me piace tantissimo perchè racconta proprio la metamorfosi e il cambiamento, ma soprattutto, ora che vedo la mostra concretizzarsi, sono molto emozionata perchè sento proprio che Giulio Romano sta accogliendo Pablo Picasso”.
Soddisfazione da parte del primo cittadino Mattia Palazzi: “E’ una mostra importante e un anno che lavoriamo a questo progetto, per portare a Mantova mostre che si possano visitare da altre parti, ma progetti unici”.
Già 5mila i biglietti venduti tra prenotazioni e prevendite per un’esposizione che inaugura il 5 settembre e rimarrà visitabile fino al 6 gennaio e lascerà certamente un segno importante anche a Palazzo Te “E’ un appuntamento importante – commenta Enrico Voceri, presidente Fondazione Palazzo Te, un esempio che lascerà un segno al Palazzo e che sta già generando molto interesse verso il contemporaneo. Siamo fiduciosi che andrà molto bene.”