Grande musica a Cerese con il concertone d’agosto. Emozioni e divertimento pur nel rispetto delle prescrizioni

Grande musica a Cerese con il concertone d'agosto. Emozioni e divertimento pur nel rispetto delle prescrizioni

CERESE – Tanti spettacoli nello spettacolo, in un concerto che anche quest’anno ha saputo unire nel segno della musica più bella dei decenni passati, anche se fisicamente l’edizione 2020 si è svolta con il migliaio di spettatori rigorosamente distanziati per via delle misure anti-Covid.
Una serata di grandi emozioni quella andata in scena ieri sera a Cerese con il concertone d’agosto, “La Notte delle Stelle”, classico dell’estate di Borgo Virgilio, aperto dal direttore artistico Gianni Dall’Aglio che ha ricordato al pubblico di mantenere le mascherine durante e dopo il concerto, rispettando tutte le prescrizioni “perchè – ha detto – la vita è una cosa meravigliosa”.
E così prende il via il concerto, presentato dal dj mantovano Luca Verbeni, con I Ribelli di cui Dall’Aglio è uno dei membri storici, e la musica fa subito vibrare tra emozioni e ricordi non appena il gruppo intona le note di “C’era una volta in America” in omaggio a Ennio Morricone. Poi la band di Dall’Aglio si cimenta con alcuni dei suoi maggiori successi così come con alcuni di Celentano e Battisti e dalla platea è un tripudio di applausi.

Il concerto prosegue con I Camaleonti, una delle band più longeve e prolifiche nella storia della musica italiana che con la sua musica ha segnato tante generazioni fin dalla metà degli anni ’60. E del resto chi, anche tra i più giovani, non ha sentito canticchiare tra amici e parenti quella “Perchè ti amo”, bellissima canzone d’amore, considerata a maggior ragione il più grande successo del gruppo.
Si chiude con Riccardo Fogli, il cantante e bassista diventato famoso prima con i Pooh e poi come solista che ha proposto alcuni brani sia degli anni passati sui palchi con Facchinetti e compagni che di quelli che lo hanno visto inanellare alcuni successi come solista, tra cui “Storie di tutti i giorni” con cui vinse il festival di Sanremo nel 1982.
Una serata dunque di grande musica nel rispetto di tutte le prescrizioni, a testimonianza che si può diffondere divertimento senza diffondere il virus.

(da Cerese ha collaborato Matteo Vincenzi)