MANTOVA – Proiezione speciale, venerdì 24 maggio (ore 17.30 – ingresso libero su prenotazione al link bit.ly/AnimaUomo) al Cinema Oberdan di Mantova, per “l’Anima di un Uomo”, cortometraggio ideato da Amedeo Palazzi e prodotto da Fachiro, con la regia di Gian Maria Pontiroli.
Il 24 maggio all’Oberdan la proiezione del film “L’anima di un uomo”
Recentemente premiato come miglior documentario all’European Art Festival e come “Best Lombard Film” al Monza Film Festival, “L’anima di un uomo” nasce su commissione del Comune di Sabbioneta ed è stato pensato per mostrare le meraviglie del patrimonio artistico della Città Ideale di Vespasiano Gonzaga e la storia straordinaria e unica di un Ducato piccolissimo, al centro dell’Europa del XVI secolo.
Una ragazza venuta da lontano per visitare Sabbioneta, siede al tavolino di un caffè di fronte a Palazzo Ducale. Si sente osservata da qualcuno che però non riesce a scorgere. Decide di alzarsi, attraversa la piazza ed entra nel palazzo. Cammina con in mano un libro e vive un déjà-vu: un uomo la insegue tra la scenografia di un luogo unico al mondo, senza riuscire ad afferrarla.
Immaginato come omaggio a “La Strategia del Ragno” – film del 1970 diretto da Bernardo Bertolucci, girato a Sabbioneta e liberamente ispirato al racconto “Tema del traditore e dell’eroe” di Jorge Luis Borges (1944) -, “L’Anima di un Uomo” ne ripropone il registro, le atmosfere surreali, ne prende in prestito suoni e dialoghi per narrare il rapporto peculiare di Vespasiano con la Bellezza.
Protagonisti del film sono attori non professionisti, Vespasiano Gonzaga Colonna, interpretato da Gianluca Pradella, e “l’anima di Vespasiano”, interpretata da Francesca Solci, entrambi al debutto sul set. Compaiono poi in concerto Alfredo Bernardini, Alberto Grazzi, Paolo Grazzi e Alberto Macchini, musicisti di Ensemble Zefiro, complesso internazionale specializzato in musica da camera con strumenti d’epoca. Valentina Diviggiano e Camilla Guaiumi sono le damigelle, mentre Riccardo Broz e Francesco Molinari sono i paggi. Il cavallo bianco è “Bullidor“. I costumi di scena e gli oggetti sono del laboratorio King Studio di Fausto Fornasari, mentre il documento originale di Vespasiano è di Vittorio Rossi.
Il corto vede la partecipazione di importanti professionisti del cinema italiano: il fonico di presa diretta, Francesco Liotard (che tra i tanti film internazionali ha curato anche “Il mestiere delle armi” di Ermanno Olmi), il rumorista Mario Giacco e il colorist Sergio Cremasco.
Distribuito da Premiere Film, società specializzata, oltre ad aver vinto i premi “Best Documentary” all’European Art Festival e “Best Lombard Film” al Monza Film Festival, è stato selezionato ai festival di Sezze (Lazio), Foggia, Pompei, Tremezzina (Como), al Festival Arkhaios di Pittsburgh e all’Archaeology Channel International Film Festival di Eugene in Oregon (Usa).
La proiezione di venerdì 24, al Cinema Oberdan, prevede un’introduzione affidata all’ideatore e produttore Amedeo Palazzi e al regista Gina Maria Pontiroli.