Il Festival a Ostiglia per raccontare la splendida avventura di Arnoldo Mondadori

OSTIGLIA – Lo chiamavano “incantabiss” per la bellissima voce e le doti persuasive: dalla nativa Poggio Rusco a Ostiglia, dove si trasferì con la famiglia lavorando come garzone e venditore ambulante, Arnoldo Mondadori riuscì nel giro di pochi anni a rilevare la principale tipografia del paese e a fondare la casa editrice La Scolastica, avviando nel 1912 – insieme all’amico Tomaso Monicelli – una delle più importanti avventure editoriali e imprenditoriali della storia italiana del Novecento.

Una storia che ieri, nell’ambito del Festivaletteratura, è stata ricordata dai professori Luca Scarlini e Franco Chiavegatti durante la conferenza tenuta in una gremita la sala consiliare del municipio di Ostiglia. E’ stata questa l’occasione anche per proiettare su uno schermo alcune illustrazioni e copertine di libri per bambini e non solo editi da Arnoldo Mondadori. Questi, classe 1889, era nato a Poggio Rusco e si trasferì poi con i genitori a Gazzo Veronese e a Revere, quindi a Ostiglia nel 1897 dove fece il garzone in una drogheria, e l’ambulante con un carretto tirato da un asino, e dove riuscì comunque a coltivare sempre la sua grande passione per la lettura.
Giovane socialista, divenne caporedattore del mensile Luce, fondato insieme con un gruppo di amici e compagni, stampato prima a Mantova dalla Tipografia dell’università popolare e, con il terzo numero, a Ostiglia dalla tipografia Manzoli, dove Arnoldo lavorava gratuitamente, anche qui come garzone. Poi arrivò l’aiuto del direttore di banca Francesco Pasini per rilevare la tipografia e la splendida avventura ebbe inizio.

Durante la conferenza sono stati letti anche alcuni brani de “Il Piccolo viandante” e “Nullino e Stellina” di Monicelli. L’incontro ha fatto parte di un tour “mondadoriano” svoltosi nel centro di Ostiglia, con ben novanta partecipanti, che ha visto la partenza dalla Palazzina Mondadori, il passaggio fino a piazza Cornelio Nepote con sosta sotto il palazzo della prima officina tipografica di Arnoldo Mondadori, la tappa in municipio, e la visita al Parco Civico adiacente al palazzo comunale.