Il Festivaletteratura si riappropria delle piazze ma pensa a rinnovarsi con nuove formule per il futuro

MANTOVA – “Dopo le due difficili edizioni della pandemia ripartiamo alla grande! Abbiamo affrontato le difficoltà in modo creativo, accogliendo e conservando le innovazioni offerte della tecnologia, espandendo la nostra sensibilità e riflettendo, a due anni di distanza dalla scomparsa di Luca Nicolini, sul nostro presente e sul nostro futuro.” Così la presidente del Comitato Festivaletteratura Laura Baccaglioni durante l’inaugurazione della 26esima edizione della kermesse letteraria dal palco di Piazza Sordello.

Il Festivaletteratura 2022 viene definito quello della ripartenza dopo i due difficili anni della pandemia durante i quali la manifestazione si è svolta con molte limitazioni ma anche trovando delle formule nuove che oggi sono rimaste. Ed anche se il ritrovare in pieno il contatto tra pubblico e autori viene considerato un importante traguardo riconquistato il Festival si interroga però sulla necessità di trovare nuove formule come ha auspicato Paolo Polettini, membro del Direttivo della manifestazione di cui è stato uno dei fondatori.

Ambiente, energia, frontiere, scenari geopolitici questi alcuni dei fili conduttori del festival 2022 che continua ad integrarsi nella città e diventa un tuttuno con questa. “Abbiamo bisogno sempre più, soprattutto in un periodo storico-politico come quello in cui siamo di un festival internazionale, come di una città sempre più aperta e internazionale. Questo significa una città capace di dialogare col mondo, che non si chiude sui diritti civili e sociali, significa una città che vuol essere sempre più europea” ha dichiarato il sindaco Mattia Palazzi.