VIADANA – In occasione della 12° Tappa del Giro d’Italia, che si terrà a Viadana il 22 maggio, il MuVi organizza nella Galleria d’arte moderna e contemporanea una esposizione di biciclette storiche dal titolo “Bike Story. Passione a pedali” curata da Daniela Sogliani (Direttore MuVi) e Fabio Scazza con la collaborazione del Comitato di Tappa costituito da Massimo Pettenati (Presidente), Silvano Melegari, Damiano Oliva, Vittorio Bortolotti, Fausto Armanini e Alessio Bonin. La mostra presenterà alcuni esemplari storici provenienti da collezioni private insieme a dipinti, disegni e oggetti.
GLI ALBORI DELLA BICICLETTA
La bicicletta, simbolo di libertà e sostenibilità, ha una storia affascinante che attraversa secoli di innovazioni e trasformazioni. Le prime tracce di un veicolo simile alla bicicletta risalgono alla fine del XVIII secolo. Nel 1791 il conte francese De Sivrac ideò il celerifero, una sorta di cavallo di legno con due ruote, privo di pedali e sterzo. Pochi decenni dopo, nel 1817, il barone tedesco Karl Drais perfezionò l’idea creando la draisina, nota anche come “macchina da corsa”. Questo veicolo, in legno con due ruote allineate e uno sterzo rudimentale, si spingeva con i piedi a terra. Nel 1860 il francese Pierre Michaux introdusse i pedali sulla ruota anteriore e inventò il velocipede, usato soprattutto dai giovani aristocratici e noto anche come “scuotiossa” perché, con ruote in legno e ferro, era molto scomodo alla guida. Più tardi nacque il Biciclo che aveva una ruota anteriore molto grande e una posteriore più piccola, come l’esemplare del Museo Civico Parazzi che sarà esposto nella mostra.
Il vero cambiamento nella storia della bicicletta avvenne nel 1885 grazie all’inglese John Kemp Starley, che progettò la Rover Safety Bicycle. Questa bicicletta moderna aveva due ruote di dimensioni uguali, un telaio in acciaio e un sistema di trasmissione a catena sulla ruota posteriore. La sicurezza e la comodità resero questo modello molto popolare.
IL NOVECENTO
Il Novecento ha segnato l’età d’oro della bicicletta, un mezzo che ha rivoluzionato la mobilità urbana e rurale, influenzando la società, l’industria e lo sport. Dalla sua affermazione come principale mezzo di trasporto all’avvento delle biciclette sportive e da competizione, il secolo ha visto un’incredibile evoluzione tecnica e culturale. La bicicletta è stata impiegata in ambito lavorativo ma soprattutto sportivo con la nascita di grandi competizioni come il Tour de France (1903) e il Giro d’Italia (1909). Negli anni ’70 in California è nata la Mountain Bike (MTB) per affrontare terreni più difficili come quelli sterrati. Con la crescita dell’industria automobilistica, l’uso della bicicletta diminuì nelle città per un breve periodo, ma con gli anni ’90 la crescente attenzione per l’ambiente e la mobilità sostenibile ne ha rilanciato l’importanza.
IL RICORDO DEI CAMPIONI
Insieme al ricordo di tanti campioni come Coppi e Bartali, la mostra presenterà anche testimonianze importanti del territorio mantovano come la figura di Learco Guerra (1902-1963), soprannominato “la locomotiva umana”, che vinse il Giro d’Italia nel 1934 e fu campione del mondo nel 1931, aggiudicandosi un totale di 83 corse. Il nipote, che porta lo stesso nome, presenterà in occasione dell’inaugurazione della mostra il suo volume dal titolo Era mio nonno, dedicato al campione (10 maggio, Sala Saviola ore 18.30).
LA BICI OGGI
Oggi la bicicletta è un mezzo sempre più tecnologico, anche elettrico (e-bike), molto utilizzato per il trasporto urbano per la diffusione di piste ciclabili e l’attivazione di politiche a favore della mobilità dolce. Compagna insostituibile della nostra vita quotidiana, la bicicletta ha avuto ed ha tutt’oggi un ruolo importante anche per la città di Viadana perché è presente in molte produzioni artistiche di Pietro Borettini, detto Pedar, poeta, pittore, attore e cantante, protagonista dello spettacolo popolare mantovano, le cui opere saranno esposte in mostra. A Viadana è nota anche una importante manifestazione cicloturistica non competitiva La Sabbiosa che, ogni anno, raccoglie ciclisti da tutto il territorio e celebra le bellezze paesaggistiche del comprensorio Oglio Po.
“Sono lieto che questo evento espositivo in Galleria arricchisca il programma di Tappa del Giro d’Italia. Nel nostro territorio ci sono molti appassionati, sportivi e collezionisti – dichiara il Sindaco Nicola Cavatorta- che si sono attivati per mettere a disposizione le loro biciclette e oggetti storici. Il legame con lo sport fa parte della nostra storia popolare, pertanto questa mostra è un omaggio alla bicicletta e alla sua storia, al Giro ma soprattutto a Viadana. Ringrazio i nostri sponsor tecnici: ABRAX, Grafiche Castello e Palm GreenPallet-Società Benefit”.
“Ringrazio tutti gli sportivi viadanesi che hanno collaborato a questo progetto, dichiara Daniela Sogliani Direttore del MuVi. Fabio Scazza, tutti i componenti del Comitato di Tappa e la Proloco di Viadana ci hanno sostenuto con impegno per la realizzazione di questa mostra che stupirà perché ripercorre la storia di 150 anni della bicicletta, a partire da un esemplare del nostro museo datato 1870 circa”.
Apertura mostra: 10 maggio-29 giugno 2025
orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.00 alle 13.00/dalle 15.00 alle 19.00; martedì, giovedì e sabato dalle 9.00 alle 13.00; sabato e domenica dalle 16.00 alle 19.00
Ingresso libero