MANTOVA – Si intitola “In forma di soffio” la mostra dedicata allo scultore Aurelio Norderala, in programma sabato 9 aprile alla Basilica Palatina di Santa Barbara a Mantova. L’esposizione si potrà visitare nei giorni di sabato e domenica fino al 30 aprile con orario di apertura dalle 10 alle 18.
Alle 11 si terrà l’inaugurazione con la presentazione curata dalla storica dell’arte Paola Artoni. Una mostra divisa in “isole” tematiche che racchiuderanno l’ultima produzione di uno degli scultori-simbolo dell’arte mantovana novecentesca, nel decennale della sua scomparsa. Formatosi alla bottega della tradizione accademica locale di Enos Passerini e Giovanni Minuti, nel suo percorso vanno annoverati anche i maestri Benito Boccolari e Marino Quartieri dell’Istituto d’Arte Venturi di Modena. Accanto all’insegnamento del disegno e della storia dell’arte, si dedica all’attività plastica, prediligendo la ricerca della forma dapprima nella terracotta e nel bronzo, poi nel marmo. Negli anni Sessanta si interessa allo studio di linee e volumi nella figura corporea. In seguito si avventura sempre più in un’esplorazione della materia volta all’indagine della forma in sé. Giunge così a sperimentare negli anni Ottanta categorie inconsuete della scultura come il movimento, lo slancio e la leggerezza che sfidano la statica compattezza del marmo. Su questa ricerca egli insiste negli anni Novanta, accentuando il processo di “trasfigurazione£ della materia che diventa tra le sue mani vento, volo e fuoco, in un gioco di volumi dinamici e di piani diversamente mossi dalla luce. A proposito delle filiazioni stilistiche, la critica ha individuato riferimenti a Blake, Fussli, Boccioni, Moore, Manzù, Wiligelmo, Martini, dell’Arca, Begarelli, Greco, Viani. Ma la sua opera è si è nutrita anche di figure arcaiche e di miti classici, spesso filtrati e rivisitati dalla cultura scultorea del Rinascimento e del Novecento.
Nella sua nota critica alla mostra, Paola Artoni evidenzia che: “Fluttuanti drappi modellati dal vento dello Spirito rendono carne viva la terra e il marmo di Aurelio Nordera. Un soffio impalpabile e trasparente che anima dall’interno le figure per restituire nelle increspature del velo il Volto di Cristo. Un volto che l’indimenticabile artista ha consegnato allo spettatore come se lo volesse affidare alle sue mani. Come Veronica, anche noi diventiamo depositari della memoria di quel dolore e di quella violenza che ogni giorno si rinnova. Siamo anche noi quelle figure che Nordera ha modellato mentre camminano nel vento sferzante di una storia violenta dove i passi sono incerti e la nostra fragilità si amplifica nelle vesti drappeggiate. Ma il messaggio di Nordera, pure di un’attualità stringente, non si chiude nella disperazione. La sua preghiera di Vita prosegue nel tempo e verso la Luce”.
Un evento culturale realizzato con il patrocinio di Comune di Mantova, Provincia di Mantova, Diocesi di Mantova, Touring Club Italiano, allestito grazie all’impegno degli studenti del Liceo Artistico Giulio Romano, e con i contributi di Arisi tecnologie industriali, Manto Circular Lab APS, Farmacia Paini e Reale Mutua Assicurazioni Agenzia di Mantova.