Dialetto protagonista a Buscoldo con una rassegna di commedie: si parte sabato

La Compagnia Filodrammatica di Formgiosa che sabato 13 gennaio porterà in scena la prima commedia in calendario

BUSCOLDO (CURTATONE) Buscoldo e tutto il territorio di Curtatone hanno una lunga tradizione di impegno e sviluppo del Teatro Dialettale, a partire dalla indimenticabile “Rassegna Interregionale del Teatro Dialettale” che negli anni ’70 raccolse moltissimo seguito al Teatro Verdi, con la presentazione di commedie nelle varie declinazioni dei dialetti padani.
“Certo rinverdire questi fasti nel terzo millennio, nell’ epoca delle tre “i” (impresa informatica e inglese) appare improbabile, una vera impresa! A scuola si insegnano informatica e inglese, tedesco e francese, purtroppo però il dialetto lo si impara nella vita, forse insegna anche la vita e ci da la misura delle nostre tradizioni e delle nostre origini – afferma la presidente del Gruppo Artistico Teatromania Paola Chiari – Se è vera la citazione “Non sapremo dove andare se non sappiamo da dove veniamo”, il dialetto ci da sicurezza e certezza sulla nostra provenienza e ci può essere ancora guida per il futuro”.

“La Commedia Dialettale negli anni passati ha avuto sempre un posto di rispetto nel programma del Teatro Verdi e il pubblico presente dimostrava di gradire e seguire gli eventi con partecipazione. Quest’anno,finalmente, per completare l’offerta teatrale, all’interno delle proposte culturali e musicali, è stata inserita una rassegna di commedie dialettali che verranno portate in scena da cinque diverse compagnie del territorio: il 13 gennaio la Compagnia La Nuova Filodrammatica di Formigosa presenta “Vendi tut e vaghi a l’esteru“, il 17 Febbraio la Premiata Compagnia dal Verderam presenta “E’ riva’ al dutur”,  il 16 marzo la Compagnia dialettale di Gualtieri presenta “Ma in dua suntia capite’?”, il 6 aprile la Compagnia La Rocca di Montanara presenta “La Dama”, e il 20 Aprile il Gruppo Artistico Teatromania di Buscoldo presenta “L’ è  sul an gran fardur”. Vi attendiamo numerosi e partecipi !” conclude Paola Chiari.

 

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