L’ultima lezione di Souto de Moura, l’architetto vestito con la toga e premiato con la medaglia di Virgilio

MANTOVA – Ultima lezione a Mantova per Eduardo Souto de Moura: a dirlo è stato lo stesso architetto portoghese, ospite ieri dell’evento di MantovArchitettura, organizzato dal Polo Terrioriale di Mantova del Politecnico di Milano. In una sala del palazzo della Ragione piena in ogni ordine e fila, colui che venne definito l’anti-Archistar per eccellenza per la sua visione essenziale e votata all’economicità (in carriera per lui una lunga serie di meritati riconoscimenti, come il Pritzker price 2011, vero e proprio Nobel per l’architettura) è stato premiato con la Medaglia di Virgilio dell’Accademia Nazionale Virgiliana, consegnata dal presidente Roberto Navarrini ed è stato vestito con la toga accademica dal prorettore del polo virgiliano Federico Bucci. “Finisce la sua esperienza di insegnante, ma resterà sempre un amico nostro e della città – ha detto Bucci -. Ci ha insegnato il rapporto con la storia vista non come fardello ma come alveo della conoscenza. Una strada che continueremo a percorrere”. Lunga la carriera di Souto de Moura, partito da Porto nei primi anni ’80 per arrivare a Mantova, dove per otto anni è stato professore ordinario di Progettazione architettonica nel corso di laurea della Cattedra Unesco. “A Mantova un’esperienza bellissima – ha detto Souto de Moura – ai miei studenti suggerisco di viaggiare se hanno i soldi, studiare e leggere, ma soprattutto di lavorare giorno e notte”