Mantova, Diana Scultori: la prima donna incisore in mostra a Palazzo Ducale

MANTOVA – Apre ufficialmente domani la nuova mostra a Palazzo Ducale dedicata a Diana Scultori, “intagliatrice rara”, un’artista che ha lavorato tra Mantova e Roma nel Cinquecento, figlia di Giovan Battista Scultori a cui Palazzo Ducale ha dedicato una mostra ad aprile dello scorso anno e dal quale ha imparato la sua arte.
Questa mattina la preview per la stampa dell’esposizione curata da Stefano L’Occaso con la collaborazione di Giulia Marocchi e Silvia Merigo, che resterà visitabile nell’appartamento della Rustica fino all’11 gennaio e che da domani sarà aperta al pubblico.

“Diana Scultori fu la prima donna a cimentarsi con l’incisione, fu la prima donna a ottenere un privilegio pontificio, ossia l’autorizzazione del Papa a stampare opere e il riconoscimento del suo copyright sulla produzione incisoria, fu anche la prima donna artista a essere ammessa tra i Virtuosi del Pantheon nel 1580 – spiega Stefano L’Occaso, direttore di Palazzo Ducale – per tutti questi primati abbiamo deciso che, dopo quella dedicata a suo padre, meritasse una mostra in grado di celebrarla”.

La mostra, allestita in due sale, ospita 40 opere, tra disegni, medaglie e soprattutto incisioni: lastre in rame e stampe su carta, opere della prima donna in assoluto nell’ambito dell’incisione artistica. L’esposizione, in collaborazione dell’Istituto centrale per la Grafica, raccoglie prestiti dall’estero (Budapest) e dall’Italia (Firenze, Parma, Milano e Mantova).
Si indaga su questa artista a tutto tondo, dal suo volto, al suo talento.

“La ricca produzione incisoria dell’artista presenta anche diverse peculiarità – prosegue L’Occaso – per esempio la ripresa da maestri del Quattrocento, una sorta di omaggio ad antichi maestri come Domenico Ghirlandaio e Luca Signorelli, ma anche soggetti curiosi e intriganti come i Gemelli (Gemini): corpi intercambiabili, che si possono vedere da vari punti di vista.

La mostra presenta, quindi, le capacità di Diana come artista, il suo straordinario ruolo nella cultura figurativa del Cinquecento e il suo affermarsi in un contesto estremamente vivace e concorrenziale, come la Roma degli anni settanta e ottanta del XVI secolo.
Giovan Francesco Peranda in una lettera del giugno 1578 definì “mirabilissime” le opere di Diana, la cui fama le sopravvisse, meritando anche le lodi di Giovanni Baglione per le sue opere “molto belle”.

CHI E’ DIANA SCULTORI
Diana Scultori nasce nel 1547 a Mantova ed è proprio nella sua città natale che inizia la sua attività. Oltre a lei anche il fratello Adamo segue le orme del padre diventando una dinastia che si tramanda il mestiere.
Da ragazza, la nostra artista si cimentò principalmente nella traduzione in stampa di opere di Giulio Romano, ma seppe allargare i propri orizzonti e interessi anche al Parmigianino e altre celebrità. Nel 1566, quando lei non aveva nemmeno vent’anni, Giorgio Vasari ne ammirò le capacità. Intorno al 1547 Diana si trasferì a Roma sposando l’architetto Francesco Capriani, nativo di Volterra. La coppia collaborò con numerosi giovani artisti attivi nell’Urbe e Diana divenne l’interprete delle loro invenzioni grafiche, pronta a dar loro la diffusione e la visibilità che questi talenti meritavano; si tratta di Pietro Candido, Giorgio Vasari, Paris Nogari, Raffaellino da Reggio, Federico Zuccari, Durante Alberti, Niccolò
Martinelli detto il Trometta. Inoltre, incise opere e disegni di Michelangelo, del Correggio, ma anche sculture antiche, secondo il gusto antiquario tipico dell’epoca.

LA MOSTRA
La mostra “Diana Scultori, intagliatrice rara. Un’artista tra Mantova e Roma nel Cinquecento” sarà visitabile dall’11 ottobre 2025 all’11 gennaio 2026 nella Palazzina della Rustica di Palazzo Ducale di Mantova. Ingresso con biglietto del museo.