MANTOVA – Inaugurata oggi al Palazzo del Plenipotenziario in piazza Sordello a Mantova la mostra “Giacomo Matteotti – La Libertà Liberatrice”, organizzata dalla Fondazione Filippo Turati e promossa dalla Provincia di Mantova alla presenza del consigliere provinciale con delega alla cultura Enrico Volpi, di Massimo Allegretti presidente del Consiglio comunale di Mantova, di Claudia Bonora, Presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea e Maurizio Degl’Innocenti, Presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Matteotti.
“Matteotti con la sua figura politica, culturale e umana ha avuto un ruolo molto importante per l’affermazione della democrazia nel nostro Paese – ha sottolineato il consigliere Volpi nel suo intervento -. Nonostante fosse figlio di famiglia abbiente, giovanissimo socialista, si impegnò per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori, soprattutto dei braccianti. La sua figura è ancora oggi di grande attualità ed esempio”.
L’esposizione propone un’originale rilettura per immagini della vicenda umana e politica di Giacomo Matteotti. La documentazione, in gran parte inedita, restituisce con drammatica nitidezza la figura di un uomo premuroso con la famiglia, colto, militante socialista, amministratore, deputato in Parlamento, nella sua coraggiosa e irriducibile lotta per la democrazia e la libertà.
La mostra si compone di documenti originali alternati a riproduzioni stampate: durante la visita sarà possibile vedere un filmato con l’intervista originale a uno dei testimoni del rapimento e un audiovisivo con il discorso tenuto da Filippo Turati in occasione della commemorazione della morte di Matteotti.
Di particolare interesse e originalità la documentazione fotografica del Fondo Porry Pastorel: il fotoreporter, incaricato dalla moglie di Matteotti, Velia, documentò le fasi delle ricerche e del drammatico ritrovamento del corpo di Matteotti.
A completamento del percorso espositivo una ricca selezione di vignette satiriche pubblicate in Italia e all’estero durante i momenti più significativi della crisi politica che accompagnò il rapimento, il ritrovamento del corpo di Matteotti e il processo agli esecutori del delitto.
Il percorso espositivo si compone di tredici sezioni
•La famiglia
•L’uomo
•Velia
•Gli studi
•Il socialista
•La guerra e la “pace cartaginese”
•Per gli Stati Uniti d’Europa
•A Montecitorio
•Contro il Fascismo
•Il delitto
•Intellettuali e disegnatori satirici
•La memoria
•Gli omaggi sul Lungotevere
La mostra sarà visitabile sino al 30 marzo 2025, dalle ore 9 alle ore 13, dal lunedì al venerdì con ingresso libero.