Mercoledì prossimo in scena “Il malato immaginario”. Sociale verso il sold-out

MANTOVA – Al Teatro Sociale di Mantova continua la stagione di prosa Mantova Teatro tra i consensi di pubblico e critica. Il nuovo anno è inaugurato da un grande classico di Molière: “Il malato immaginario” che vedrà sul palco, nei panni di Argante, Emilio Solfrizzi.

Argante è un uomo ricco e ipocondriaco, ossessionato dalla vita e dalla morte, il quale si rifugia nella malattia per fuggire dai problemi della quotidianità. Attorno a lui gravitano personaggi imbroglioni e medici improbabili che lo assecondano per interesse, e dai quali riceve cure per tutto il trascorrere delle giornate.

Il mondo svelato da Molière è popolato da personaggi che si fanno specchio di diversi difetti umani: l’ipocrisia, l’arrivismo, e la seduzione, il bisogno di emulare le classi superiori. C’è Argante che non vuole affrontare “i dardi dell’atroce fortuna” e tiranneggia su chi gli sta intorno, la serva Tonina, suo contraltare zelante e razionale, la moglie Belinda che in realtà mal sopporta il marito, il medico Diaforetico che intende la medicina non come salvezza ma come castigo.

La nevrosi di Argante è restituita sul palco da Emilio Solfrizzi che, grazie al suo deciso tratto comico, mette in evidenza tutto l’umorismo di cui è intriso l’opera; una comicità che saprà far ridere il pubblico in platea nella esplosione di vita dei personaggi, in cui converge leggera una vena malinconica che offre spunti di riflessione sulla società.

Le situazioni esilaranti che si susseguono sul palco, intrise di intelligenza e sarcasmo, si avvicinano al “teatro dell’assurdo” anticipando temi di grande attualità, dalla “paura di vivere” alla segregazione forzata. “Il malato immaginario” è uno spettacolo divertente e allo stesso tempo amaro, per ridere e riflettere. L’appuntamento è per mercoledì 18 gennaio alle ore 21:00 presso il Teatro Sociale di Mantova. Lo spettacolo è quasi sold-out.

4 COMMENTI

AGGIUNGI UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here