Miglioretti, lo scultore ostigliese che si impose nell’Ottocento lombardo

Miglioretti, lo scultore ostigliese che si impose nell'Ottocento lombardo

MANTOVA – “Ritratto al vero. Pasquale Miglioretti scultore nell’Ottocento lombardo” è il titolo del nuovo volume di Maria Rita Bruschi e Corrado Italiani, edito da Scripta.
Il volume è stato presentato ieri pomeriggio nella Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi, piena per l’occasione, dagli autori che hanno dialogato con il direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso.
L’incontro è stato aperto dal presidente del Consiglio Comunale di Mantova Massimo Allegretti: “Voglio ringraziare Maria Rita Bruschi e Corrado Italiani per questo importante volume che ci offre l’opportunità di poter conoscere un’altra ricchezza della nostra città, come lo sono le opere dello scultore Miglioretti. Conosciuto soprattutto per il celebre monumento ai Martiri di Belfiore – ha sottolineato Allegretti –, ma la cui opera, come si può leggere nel libro, è molto più ricca. Ritengo importante, quindi, poter portare a conoscenza di tutta la cittadinanza pubblicazioni come questa che, in qualche modo, abbiano come protagonista Mantova, tutti i sui luoghi e la memoria che compongono l’habitat del nostro vivere quotidiano”.
All’incontro è intervenuta anche la presidente dell’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea Daniela Ferrari. Nato a Ostiglia negli anni venti del 1800 da una modesta famiglia di artigiani, Miglioretti frequentò l’Accademia di Brera. Tenace nel lavoro, riuscì a emergere nel mondo artistico milanese e lombardo grazie alla sua abilità ma anche alla sua tenacia. Gli autori Bruschi e Italiani, nel libro, raccontano la vita dello scultore, l’ambiente in cui visse, le opere, i successi e le delusioni. Il testo è arricchito da un’iconografia che contiene le opere oggi rintracciabili. Miglioretti mori a Milano nel 1881. Di lui conosciamo soprattutto i monumenti a Cornelio Nepote e a Dante Alighieri, entrambi a Ostiglia. La statua ad Alighieri in piazza Dante in città. Nel 1872, in piazza Sordello a Mantova, venne inaugurato il suo Monumento ai Martiri di Belfiore, che oggi è collocato nell’omonima valletta.