MOGLIA – In occasione della ricorrenza di San Martino, l’Agriturismo Corte Valle San Martino, gestito dai fratelli Mezza, propone un fine settimana all’insegna della memoria storica e della cultura gastronomica.
Questa sera alle ore 20.15 e domenica 9 alle ore 12.15, l’agriturismo ospiterà due eventi speciali con un menù a tema dedicato alla figura di San Martino, accompagnato dalla rievocazione storica del celebre gesto del taglio del mantello, a cura della compagnia teatrale “La Soffitta”. Un’occasione per rivivere, tra sapori e narrazione, il valore della solidarietà e della condivisione.
In parallelo, è stata allestita una suggestiva mostra dal titolo “Il rame nella cucina di un tempo”, che racconta l’evoluzione di questo metallo nobile e affascinante, protagonista indiscusso delle cucine rurali tra fine Ottocento e primo Novecento.
Il rame, con la sua lucentezza e versatilità, ha segnato un’epoca: presente in padelle, paioli e tegami di ogni forma e dimensione, era considerato elegante ma anche delicato. Essendo un metallo morbido e facilmente ossidabile, richiedeva cura quotidiana: si puliva con farina gialla macinata grossa, mentre per le pulizie più profonde si ricorreva a aceto, sale e tanto olio di gomito.
🔧 Quando i paioli si bucavano, entrava in scena il “Magnano”, l’artigiano specializzato nella riparazione del rame, che li rendeva nuovamente utilizzabili. Le padelle stagnate, invece, grazie alla patina interna di stagno, risultavano più resistenti e perfette per cucinare ciccioli, polenta, fritture, selvaggina e molto altro.
Il paiolo in rame, in particolare, era un utensile indispensabile: usato per cuocere la salsa di pomodoro, scaldare l’acqua nei giorni della “Maialatura” e persino per la “Bugada”, la tradizionale lavatura dei panni. Ancora oggi, nelle corti di campagna, non è raro vedere paioli fumanti e sentire dire che polenta e risotto cucinati nel rame hanno un sapore ineguagliabile.
La mostra ripercorre il viaggio del rame, dal periodo del ferro alle terrecotte, fino all’arrivo dell’alluminio e alla sua presenza, in alcuni casi, fino ai giorni nostri.














