MANTOVA – “Andavamo di fretta quella sera” è il titolo del libro, dato alle stampe da Corraini Edizioni, e presentato oggi pomeriggio al teatro Bibiena per festeggiare i 40 anni dell’Ocm, divenuta nell’arco di questi quattro decenni il simbolo per eccellenza della musica a Mantova. Proprio il teatro Accademico è tra l’altro la sede dell’Orchestra da Camera di Mantova, di quell’incredibile sodalizio di orchestrali che nacque nel 1981 da un gruppo di giovani musicisti, qualcuno appena diplomato al Conservatorio, altri che ancora studiavano.
E’ il direttore artistico di OficinaOcm nonchè emblema dell’Orchestra Carlo Fabiano a spiegarci il perchè del titolo del libro, che prende spunto da uno dei capitoli al suo interno. Tutto ebbe inizio alla Sala Aldegatti di via Chiassi. “Lì andavamo a provare e una sera una signora che abitava nelle immediate vicinanze ci ha sentito ed è salita per le scale per vedere chi stesse suonando. Insomma praticamente è iniziato tutto da lì” dichiara Fabiano.
Quei giovani musicisti in quella sera di 40 anni fa stavano provando delle musiche di Mozart, le stesse che oggi sono state riproposte al Bibiena.
Il libro, di cui Fabiano firma la prefazione, è il racconto dunque di una storia lunga 40 anni. con le testimonianze di musicisti, amici, direttori artistici, personalità del mondo della musica e dell’arte che portano i loro aneddoti e ricordi, nel dietro le quinte della storia di Ocm.
Il 2021 segna il quarantesimo anno di vita artistica e porta con sé il raggiungimento dei tanti traguardi raggiunti come la nascita del centro di produzione Oficina Ocm, il Festival Trame Sonore, la stagione concertistica Tempo d’Orchestra e la programmazione NextG Educational. Un anniversario da festeggiare per guardare al futuro più che al passato.
Tra gli autori coinvolti Angelo Foletto, Sandro Cappelletto, Guido Barbieri, Umberto Benedetti Michelangeli, Oreste Bossini, Alexander Lonquich, i musicisti dell’Orchestra da Camera di Mantova Giovanni Bietti, Gemma Bertagnolli, Andrea Lucchesini, Gabriele Carcano, Giorgio Pugliaro. Con le illustrazioni di Marta Lonardi che danno forma, colore e rappresentazione alla musica e alla storia di Ocm.
