Olivo Barbieri, il disegno dell’acqua: un nuovo sguardo su Mantova promosso da Fondazione Bam

Mantova – Una città d’acqua, Mantova, una città a specchio tra natura, immagine e natura dell’immagine. Ed è questa straordinaria fluidità di temi ad aver suggerito a Olivo Barbieri, autore di valore internazionale, un nuovo importante capitolo della ricerca che la Fondazione Banca Agricola Mantovana ha intrapreso in questi anni insieme ai protagonisti della fotografia italiana e insieme a Mario Peliti, curatore del progetto ed editore.
A ispirare la riflessione di Olivo Barbieri è quel “disegno dell’acqua”, quel progetto, quella ragione dell’acqua, dove l’acqua appunto è materia e autrice della storia, dell’economia, dell’arte di Mantova e dell’immagine stessa che la città, anche in quanto città ideale, si è costruita. Da sempre sensibilissimo alla complessità dei codici e degli immaginari, Barbieri ha ripercorso il fiume d’immagini che compongono la vita di Mantova nei secoli, dall’acqua che bagna i campi, che unisce e difende la città, alla sua rappresentazione in pittura, e sono gli affreschi di Palazzo Ducale e Palazzo Te.
La ricerca di Olivo Barbieri è raccolta nel volume “Olivo Barbieri. Il disegno dell’acqua”, edito da Fondazione Bam e Peliti Associati, con testi di Andrea Cortellessa e Laura Leonelli.
Il volume sarà presentato venerdì 2 settembre 2022, alle ore 18.00, al Teatro Bibiena di Mantova, con ingresso libero. Per coloro che fossero interessati a presenziare, è obbligatoria la registrazione alla pagina dedicata del sito fondazionebam.it oppure sulla piattaforma eventbrite.com.

Note biografiche

Olivo Barbieri, nato a Carpi nel 1954, è considerato uno dei più influenti autori internazionali. Nel 1984 partecipa a Viaggio in Italia, mostra seminale per la fotografia italiana. Nei primi anni Ottanta inizia la serie sull’illuminazione artificiale nelle città europee e orientali. Pubblica Notte, nel 1991, e Illuminazioni artificiali, nel 1995. A partire dal 1989 viaggia costantemente in Oriente, soprattutto in Cina, sviluppando una ricerca, ancora in corso, sui temi dei grandi cambiamenti in atto e sulla loro rappresentazione. Dalla metà degli anni Novanta adotta una tecnica fotografica che gli permette di mantenere a fuoco solo alcuni punti dell’immagine. Pubblica Virtual Truth nel 2001 e nel 2003 inizia il progetto site specific­_, studio sulla forma di cinquanta città e metropoli contemporanee, progetto che viene pubblicato dalla casa editrice americana Aperture. Sull’opera di Barbieri sono state pubblicate più di cinquanta monografie e sue opere sono presenti in musei e collezioni d’arte pubbliche e private in Europa, Cina e Stati Uniti.

 

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