Patrimonio del Museo del Premio Suzzara: prestiti di opere e immagini a musei e per mostre

SUZZARA – A dicembre 2021 la Giunta Comunale di Suzzara ha autorizzato il prestito dell’opera di Xavier Bueno (vincitore del Premio Suzzara nell’anno 1952) “Manovale stanco” al MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto per la realizzazione della mostra “I Pittori moderni della realtà (14 maggio – 18 settembre
2022)”. E al contempo la riproduzione dell’immagine all’interno del catalogo e nei
materiali promozionali della mostra.

È stato anche autorizzato l’utilizzo dell’immagine della stessa opera per la riproduzione all’interno del terzo catalogo generale, edito da Giorgio Mondadori, che raccoglie tutte le opere dell’artista Xavier Bueno. La richiesta è pervenuta dall’Associazione culturale Bueno costituita nel 2010 dagli eredi dell’artista. Le opere pubblicate nel catalogo saranno circa duecento, l’uscita del terzo volume è prevista per la prima metà del 2022.

Ad ottobre era stata concessa l’autorizzazione all’utilizzo dell’immagine dell’opera
Operai a Milano (1955) di Ampelio Tettamanti all’interno del volume dal titolo “L’annuario del lavoro 2021” che è stato distribuito a organizzazioni imprenditoriali e sindacali, imprese, istituzioni, associazioni culturali nel mese di dicembre 2021, con un circolazione, quindi, molto ampia e capillare agli attori del mondo del lavoro.

Infine nei primi giorni del 2022 è stato autorizzato l’utilizzo dell’immagine dell’opera “Bracciante (erba ai conigli)” di Giuseppe Zigaina (vincitore del Premio Suzzara nell’anno 1950) alla Fondazione Cineteca di Bologna per la videoproiezione e nel catalogo generale della mostra “Pier Paolo Pasolini. Folgorazioni intuitive”. L’immagine verrà riprodotta nella videoproiezione e nel catalogo generale della mostra organizzata presso il Sottopasso di Piazza Re Enzo a Bologna dal 28 febbraio al 15 ottobre 2022. Il filo conduttore del percorso è dato dai dipinti e dai disegni dell’arte della grande tradizione italiana e internazionale e di quella contemporanea, che Pasolini ha assorbito nel proprio sguardo, rielaborando e reinventando nelle sue opere un sistema visivo-scritto di grande complessità.

L’attività di prestito e di concessione dell’uso delle immagini con altre realtà museali
si inscrive in uno spirito di scambio, favorisce la conoscenza del patrimonio e la
rilettura delle opere in nuovi contesti.