GAZOLDO DEGLI IPPOLITI – Giovedì 26 dicembre, Santo Stefano, gli appuntamenti di Postumia presentano dalle ore 16 il libro di Giorgio Pavesi “Man-Tovà – L’interculturalità in scena” danza, teatro e musica nel XVI secolo.
La società rinascimentale è caratterizzata anche da un forte sentimento antigiudaico. Il libro di Giorgio Pavesi indaga sugli equilibri socio-economici che governano l’Italia del Rinascimento e le manifestazioni legate all’antigiudaismo, per dimostrare come l’ambito performativo che caratterizza la cultura ebraica diventi il mezzo per realizzare un processo di dialogo interculturale, ante-litteram. La danza, il teatro – nonostante vengano condannati per la loro immoralità -, nel tempo acquistano un significato di rappresentanza di cui i Signori andranno orgogliosi; e saranno le figure di due ebrei (Guglielmo da Pesaro e il mantovano Leone de’ Sommi) a contribuire al processo di trasformazione di queste discipline in nobile arte. Grazie anche alla partecipazione ebraica alle attività sociali, commerciali e di corte, Mantova diventa una delle massime città rinascimentali di importanza europea.
L’autore Giorgio Pavesi nato e residente a Mantova, è un chimico e un “musicofago” con infiniti interessi artistici e culturali. Collabora con “Il Palcaccio”, con l’Associazione Organistica Cavazzoni, è dirigente dell’Associazione di Cultura Ebraica Man-Tovà-La città della manna buona. Ha scritto vari pregevoli saggi: ma questo libro è la summa dei suoi studi, della sua passione geniale, del suo sconfinato ed ottimistico amore per il prossimo. Lo storico ed ebraista Stefano Patuzzi parlerà della dimensione polifonica che caratterizza l’ambito performativo ebraico. Inoltre Paola Sarzola ed Enrico Valdisolo, attori del gruppo teatrale “Il Palcaccio”, interpreteranno “Una piacevole commedia matrimoniale” (la prima scritta nel mondo ebraico, nel 1550) nei ruoli di Amon e di Devorah.