Scemma racconta Brera, a 30 anni dalla scomparsa, con un libro ricco di contenuti inediti

MANTOVA – E’ stato numeroso il pubblico che, venerdì 21 aprile, nella Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi, ha partecipato per seguire la presentazione del libro “Per Gianni Brera – l’Arcimatto” curato da Adalberto Scemma e Alberto Brambilla (per la collana “La coda del drago”). Pubblicato a 30 anni dalla scomparsa del giornalista e scrittore italiano, il volume presenta in gran parte contenuti inediti “alcuni dei quali di evidente rilievo filologico – come recita la descrizione del libro –, ma vi figura anche un’ampia sezione dedicata a testi che appartengono alla parte ufficiale della storiografia breriana e che conservano tuttavia una patina di attualità non intaccata dal tempo”.
L’incontro nella Sala degli Stemmi è stato aperto dall’introduzione del presidente del consiglio comunale di Mantova Massimo Allegretti che, oltre a ricordare la figura del grande giornalista e scrittore italiano, ha sottolineato la volontà dell’Amministrazione nel voler dar spazio e presentare quei volumi che hanno a che fare anche con la città e il territorio.
Poi il curatore del libro Scemma, docente di Giornalismo e Letteratura sportiva all’Università di Verona, ha dialogato con il direttore della Gazzetta di Parma Claudio Rinaldi e con Fabrizio Gazzani docente universitario presso la UniMiB
“Con questo libro abbiamo voluto ‘fare uscire’ Gianni Brera da una sorta di oblio – ha detto Scemma –. E’ stato un giornalista rivoluzionario che, attraverso i suoi articoli, riusciva quotidianamente a coinvolgere e a ‘trascinarsi dietro’ circa 30mila lettori”. Durante il dibattito sono stati ricordati testi, articoli, aneddoti particolari e divertenti oltre alla figura “mitica” del personaggio. Facendo così riemergere dagli archivi della memoria “le magie di una scrittura unica ed inimitabile”.