Successo per l’itinerario storico musicale artistico sulle tracce della Viadana ebraica

VIADANA – Dell’esistenza di edifici adibiti al culto ebraico restano pochissime tracce nella provincia di Mantova, così come a Viadana della cui sinagoga pochi conoscono l’esistenza. Viadana conserva testimonianze della presenza della comunità ebraica, insediatasi nella cittadina nel XV secolo e presente fino a metà del XX secolo, grazie al cimitero ebraico e, appunto, alla sinagoga incompiuta risalente ai primi anni dell’Ottocento.

 E proprio sabato il Comune ha festeggiato i 100 anni di Maria Marcheselli storica proprietaria – insieme alla famiglia tutta – della sinagoga che nella giornata di ieri, domenica 28 novembre, ha tagliato il traguardo del secolo di vita. Figlia di Iginio Marcheselli, falegname in via Bonomi, si diploma maestra elementare e dal 1938 si distingue per aver dato lezioni private a una ragazzina ebrea, a causa dell’entrata in vigore delle leggi razziali. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, perdute le notizie riguardo il fratello Piero, ne scopre successivamente la detenzione in patria. Si adopera dunque affinché anche le famiglie degli altri prigionieri siano informate. Ancora oggi Maria ricorda il tavolo pieno di lettere spedite e ricevute a tale scopo.

Dal proposito della associazione culturale Pomponazzo di presentare nella sinagoga viadanese una selezione dei canti ebraici composti a Mantova tra Ottocento e Novecento per il neonato Coro Israelitico al servizio delle celebrazioni nel Tempio Maggiore, si è sviluppato il progetto di un itinerario più complesso tra storia, musica e arte. Sabato scorso è stato quindi proposto un percorso che, intervallato da canti sinagogali polifonici, ha fatto conoscere al pubblico presente vicende legate alla sinagoga di Viadana mettendole in contatto con opere tratte dall’edificio che ospitava la sinagoga stessa.

Si è tenuta la visita allo storico edificio in compagnia della storica dell’architettura e del paesaggio Marida Brignani, autrice del libro “La sinagoga incompiuta. Storia di un contrastato luogo di culto degli ebrei viadanesi”. Più tardi, verso le ore 17, il gruppo è ritornato al Museo Civico ospitato all’interno del MuVi dove, in seguito all’accoglienza e al saluto del presidente della Comunità Ebraica di Mantova Emanuele Colorni e dell’assessore alla Cultura Rossella Bacchi, che ha rimarcato come in futuro si cercherà di creare nuove occasioni per fare conoscere e apprezzare il museo civico alla cittadinanza, si è tenuta la presentazione dei Canti ebraici a cura del maestro Marino Cavalca, direttore della Schola Cantorum Pomponazzo, e di Claudia Mantovani e Mauro Patuzzi, rispettivamente presidente e segretario della associazione culturale Pomponazzo. Al termine del momento musicale, con accompagnamento all’organo del maestro Felice Santelli, è stato possibile visitare le sale espositive del MuVi in cui sono collocati alcuni affreschi provenienti dall’edificio che ospita la sinagoga e al Museo Civico Parazzi.

L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale Pomponazzo di Mantova in collaborazione con il Comune di Viadana e la Federazione Nazionale Chorus Inside, con il sostegno del Ministero della Cultura e il patrocinio della Comunità Ebraica di Mantova. Gli organizzatori hanno rivolto un particolare ringraziamento a Maria Marcheselli e ai nipoti, proprietari della sinagoga, per il permesso alla visita.