MANTOVA – Uno spettacolo nello spettacolo in una piazza Sordello sold out con migliaia di persone già sotto il grande palco dal tardo pomeriggio, molte arrivate da diverse città del nord e centro Italia. E alle 21,30, puntuali, eccoli i Simple Minds, la mitica band di Glasgow che in quarantacinque anni di carriera ha venduto oltre sessanta milioni di dischi in tutto il mondo con brani diventati delle icone della musica anni ’80, in particolare di quell’incredibile 1985, anno d’oro di “Don’t You (Forget About Me)” e “Alive and Kicking”. Anche stasera sono bastate poche note delle due canzoni per mandare letteralmente in visibilio un pubblico costituito in grande maggioranza da boomers, da quei ragazzi dei favolosi Eighties che, allora come oggi, si sono fatti trascinare dal soft-rock della band scozzese.
Il gruppo, capeggiato dal frontman Jim Kerr, classe 1959, presentatosi in una forma smagliante, ha infiammato il pubblico, facendolo cantare e ballare per oltre due ore, con molti dei brani più celebri del proprio repertorio.
Insieme a un incontenibile Kerr, dall’inconfondibile timbrica vocale, sul palco ecco Charlie Burchill (chitarra), Gordy Goudie (chitarra acustica e cori), Erik Ljunggren, (tastiere) Ged Grimes (basso), Cherisse Osei (batteria) e una strepitosa Sarah Brown (coro e voce),
Kerr saluta e si rivolge spesso al pubblico in italiano, lingua con cui ha preso confidenza da quando vive gran parte dell’anno a Taormina. E proprio con un’espressione tipica siciliana grida dal palco “Minchia che bel posto Mantova”.
“Ma questa sera siamo un po’ tristi perchè è l’ultima in cui siamo Italia” continua il cantante. Poi il concerto, che si è aperto con Waterfront, riprende ed è un crescendo di emozioni con alcuni dei brani che hanno fatto la storia del gruppo, da Mandela Day a The American, da Miracle a New Gold Dream, da Belfast child a Someone somewhere, fino a quando arriva il momento attesissimo di Dont’you (Forget about me) e la piazza gonzaghesca si trasforma in una bellissima discoteca di 40 anni fa. Si chiude con Book of brilliant, See the lights e la celeberrima Alive and kicking cantata a gran voce dal pubblico in festa. Indubbiamente una grande serata… di grande musica.