Conad PAC 2000A, fatturato consolidato 2009 +5,9%

ROMA (ITALPRESS) – Il Gruppo PAC 2000A Conad chiude il bilancio 2019 con un fatturato consolidato di 3.211 milioni di euro (+5,9 per cento su 2018): una crescita che rafforza la sua leadership nel Centro Sud Italia (fonte: GNLC). L’utile netto di 42 milioni di euro e la crescita del patrimonio, 687 milioni di euro (+6.02 per cento), completano il quadro di un altro anno positivo per il gruppo distributivo di Ponte Felcino.
“Risultati – si legge in una nota – che PAC intende consolidare attraverso un piano strategico che prevede importanti investimenti nel triennio 2020-2022 che, assieme alla recente fusione con Conad Sicilia, le consentirà di superare i 4 miliardi di euro di fatturato”.
“L’orgoglio per i traguardi raggiunti è grande ma non è tempo di fermarsi: è il tempo della leadership e delle responsabilità che essa comporta – ha commentato l’Amministratore Delegato di PAC 2000A Conad Danilo Toppetti -. Le prospettive per il Paese non appaiono rassicuranti, ma PAC 2000A ha spalle forti per affrontarle, ancor più dopo un 2019 fondamentale per il nostro percorso di crescita. Mentre l’insegna Conad raggiungeva la vetta di mercato a livello nazionale, la cooperativa confermava la propria leadership nel Centro-Sud Italia avviando parallelamente il processo di fusione con Conad Sicilia. Un’operazione importante, che diventerà pienamente operativa nel corso del 2020. Il nostro piano di sviluppo è ambizioso: superare i 4 miliardi di euro di fatturato consolidato nel triennio 2020-2022, con un percorso fatto di nuove aperture, innovazione continua – nei formati e nei servizi – e importanti adeguamenti della rete logistica esistente”.
“Il 2019 segna una tappa importante nella storia di Conad e in quella della nostra cooperativa: Conad è leader di mercato e, attraverso la fusione con Conad Sicilia, nasce la nuova PAC 2000A – fa notare il presidente di PAC 2000A Claudio Alibrandi -. PAC 2000A continuerà a essere vicina alle comunità, così come alle piccole e medie imprese dell’agroalimentare territoriale, con il radicato senso di responsabilità che contraddistingue ogni sua azione. Una comunità che sta bene, che vive bene, non può che fare star bene anche noi”.
(ITALPRESS).