“A cavallo tra il secondo e terzo trimestre, cioè a partire dall’estate del prossimo anno saremo potenzialmente in condizioni di vaccinare la totalità della nostra popolazione”. Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario per l’emergenza Covid-19, in audizione alle commissioni riunite Trasporti e Affari sociali della Camera, in merito ai vaccini.
“In Italia – ha spiegato – arriveranno 202 milioni 573 mila dosi che serviranno per 101 milioni di cittadini”.
“Questi 202 milioni, allo stato delle previsioni condivise con l’Ue e considerando la quota spettante all’Italia, sono stati divisi – ha continuato – nei quattro trimestri del 2021 e nel primo trimestre del 2022. Potremmo ottenere fino a 28 milioni di dosi nel primo trimestre del 2021, fino a 57 milioni di dosi nel secondo trimestre del 2021, fino a 74 milioni nel terzo trimestre e fino a 35 milioni nel quarto trimestre, per poi ricevere gli ultimi 8 milioni nel primo trimestre del 2022”.
Sullo stesso tema è intervenuto ad Agorà su Rai 3 Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css) che ha dichiarato: “Di fatto credo che, entro la fine dell’estate o i primi mesi dell’autunno” 2021, “dovremo avere completato tutto il piano di somministrazione” del vaccino anti-Covid, arrivando quindi a concludere sull’intera popolazione “quella che a tutti gli effetti può essere definita la più grande campagna di vaccinazione di massa che ha mai avuto corso nel Paese”.
“I numeri certi oggi – ha spiegato Locatelli – sono che, se non ci saranno dilazioni, il 29 dicembre e il 12 gennaio l’Agenzia europea del farmaco” Ema “si pronuncerà rispetto alla documentazione fornita dalle prime due aziende”, Pfizer/Biontech e Moderna, “sui vaccini a Rna. Il tutto dovrebbe consentire di avere di fatto nel Paese più o meno 3,4 milioni di dosi vaccinali, che consentiranno di vaccinare 1,7 mln di persone” perché ciascuna riceverà due dosi”.