Coronavirus, l’Europarlamento apre ai Recovery Bond

BRUXELLES (BELGIO) – In una risoluzione non legislativa approvata con 395 voti a favore, 171 contrari e 128 astensioni, il Parlamento Europeo accoglie con favore le misure fiscali e il sostegno alla liquidita’ dell’UE per affrontare la pandemia di Covid-19. “Al di la’ di cio’ che si sta gia’ facendo, l’Europa ha bisogno di un massiccio pacchetto di ripresa e ricostruzione da finanziare con un aumento del bilancio a lungo termine (QFP), con i fondi e gli strumenti finanziari esistenti, nonche’ con recovery bond garantiti dal bilancio dell’UE”, si legge nella risoluzione.
Tali strumenti non dovrebbero tuttavia comportare la mutualizzazione del debito esistente, ma concentrarsi sugli investimenti futuri. Il Green Deal e la trasformazione digitale dovrebbero essere al centro del rilancio dell’economia.
I deputati chiedono un sistema europeo permanente di riassicurazione dell’indennita’ di disoccupazione e vogliono istituire un Fondo di solidarieta’ dell’UE per il coronavirus di almeno 50 miliardi di euro. Questo fondo sosterrebbe gli sforzi finanziari intrapresi dai settori sanitari in tutti i Paesi UE durante l’attuale crisi, cosi’ come gli investimenti futuri per rendere i sistemi sanitari piu’ resistenti e concentrati su coloro che ne hanno piu’ bisogno.
“L’azione comune europea per combattere la pandemia COVID-19 e’ indispensabile – afferma la risoluzione -. Non solo l’UE deve uscire piu’ forte da questa crisi, ma le sue istituzioni dovrebbero anche avere il potere di agire quando si presentano minacce sanitarie transfrontaliere. Cio’ consentirebbe loro di coordinare senza indugio la risposta a livello europeo e di indirizzare le risorse necessarie laddove sono piu’ necessarie, siano esse materiali come maschere, respiratori e medicinali, o aiuti finanziari”.
“E’ stato importante che il Parlamento europeo si sia espresso con larga maggioranza in favore di grande piano di ricostruzione economica, usando e cercando di stimolare e favorire le risorse con tutte le modalita’ disponibili, compresi i Recovery bond, cioe’ la possibilita’ di finanziare su mercati internazionali i fondi destinati alla ricostruzione”, ha commentato David Sassoli, presidente del Parlamento Europeo.
“Sono molto soddisfatto perche’ avro’ la possibilita’ di andare al prossimo Consiglio il 23 aprile con una indicazione chiara di quello che e’ la volonta’ del Parlamento rispetto a strumenti e modalita’ con cui organizzare l’uscita dall’emergenza e ricostruzione economie”, ha proseguito il presidente.
(ITALPRESS).