Covid, un sondaggio: più difficili i rapporti medico di base-paziente

 L’emergenza Covid19, con le sue due ondate, ha travolto non solo i medici in prima linea che lavorano in ospedale e nei pronto soccorsi, ma anche i medici di base, sommersi dalle richieste dei propri pazienti, dall’impossibilità di poter visitarli di persona, dalle segnalazioni di casi sospetti, da tutte le angosce dei cittadini. Secondo un sondaggio di Euromedia Research, la metà dei pazienti intervistati si dice essere stati costretti ad avere un semplice rapporto burocratico per la sola richiesta di impegnative e ricette (27,5%) e un rapporto “virtuale” con visite via mail o telefono (22,1%).
Situazione che si è verificata in tutto il Paese e soprattutto nelle zone rosse e nei grandi centri urbani, mentre nelle province e nei paesi più piccoli della nostra penisola il rapporto con il medico di base risulta più ravvicinato.
Nel complesso, nonostante la particolare situazione che stiamo vivendo in questo momento, un italiano su tre si ritiene soddisfatto del proprio medico di base, mentre uno su quattro, anche se non completamente soddisfatto, non attribuisce alcuna colpa al proprio medico. La maggior soddisfazione si registra nelle regioni delle zone arancioni, mentre la zona rossa, più colpita dalla diffusione del virus, registra la maggior insoddisfazione.
Dati Euromedia Research – Realizzato il 10/11/2020 con metodologia mista CATI/CAWI su un campione di 1.000 casi rappresentativi della popolazione italiana maggiorenne.
(ITALPRESS).