ROMA (ITALPRESS) – Quattro carabinieri condannati per la vicenda di Stefano Cucchi, il giovane morto a Roma il 22 ottobre 2009
mentre era sottoposto a custodia cautelare. Per due di loro, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, la pena è di 12 anni, per omicidio preterintenzionale. Un maresciallo, Roberto Mandolini, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per falso, mentre l’imputato-teste Francesco Tedesco è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per falso ed è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
Una assoluzione e quattro prescrizioni è invece l’esito della sentenza della Corte d’Assise di Appello di Roma per cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini di Roma coinvolti nella vicenda di Cucchi. Ad essere assolta è stata il medico internista Stefania Corbi. Si trattava del terzo processo d’Appello, dopo che per due volte la Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza.
(ITALPRESS).
mentre era sottoposto a custodia cautelare. Per due di loro, Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro, la pena è di 12 anni, per omicidio preterintenzionale. Un maresciallo, Roberto Mandolini, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi per falso, mentre l’imputato-teste Francesco Tedesco è stato condannato a 2 anni e 6 mesi per falso ed è stato assolto dall’accusa di omicidio preterintenzionale.
Una assoluzione e quattro prescrizioni è invece l’esito della sentenza della Corte d’Assise di Appello di Roma per cinque medici dell’ospedale Sandro Pertini di Roma coinvolti nella vicenda di Cucchi. Ad essere assolta è stata il medico internista Stefania Corbi. Si trattava del terzo processo d’Appello, dopo che per due volte la Cassazione aveva annullato con rinvio la sentenza.
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