MILANO (ITALPRESS) – Sommando le misure peculiari dei settori del turismo e della cultura a quelle generali, il Decreto Rilancio assegna 5 miliardi di euro ai due settori, dei quali 4 per il turismo e uno per la cultura. A illustrare gli interventi, nel corso di una videoconferenza con la stampa, lo stesso ministro dei Beni e delle Attivita’ Culturali e del Turismo Dario Franceschini, il quale ha spiegato che queste misure “impattano in modo significativo e che finalmente dimostrano la consapevolezza dell’importanza strategica di questi due settori per il Paese, non solo dal punto di vista economico, ma anche per la sua caratterizzazione. Lo dimostra il fatto che questi settori sono stati tra quelli che hanno avuto un riconoscimento piu’ importante”. In particolare, 2,4 miliardi sono stati destinati al cosiddetto bonus vacanze, che in realta’ e’ un tax credit, che sara’ un contributo fino a 500 euro per fare vacanze in Italia. Il contributo viene erogato alle famiglie con redditi fino a 40mila euro ISEE e l’importo sara’ modulato a seconda della composizione del nucleo famigliare e sara’ valido dal 1 luglio al 31 dicembre. Nel decreto e’ prevista anche l’esenzione dell’IRAP per il 2019 e l’acconto del 2020 e quella della prima rata Imu specifica per il settore turistico. Ci sara’ anche un Fondo turismo da 150 milioni, insieme a Cdp, per acquisizione, ristrutturazione e valorizzazione di aziende turistiche per evitare che finiscano in mano estera o scalate da fondi poco trasparenti a causa della crisi.
C’e’ anche un fondo emergenza da 25 milioni che si vanno ad aggiungere ad altri 25 milioni per le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito perdite e una tax credit del 60% per gli affitti, ma anche un credito d’imposta del 60% sulle spese di sanificazione. Previsto un fondo ristoro da 100 milioni per i comuni come ristoro dei mancati introiti derivanti dalla tassa di soggiorno. Per bar e ristoranti, in ragione del contingentamento dei tavoli, e’ stata stabilita l’esenzione fino al 31 ottobre 2020 della tassa di occupazione di suolo pubblico per i tavoli all’esterno. Saranno inoltre restituiti ai comuni 127 milioni di euro di minori entrate dalla tassa di occupazione di suolo pubblico. Per quanto riguarda il sistema culturale, e’ stato istituito un fondo emergenza per le imprese culturali da 210 milioni di euro, in particolare per sostenere il libro e l’editoria, per gli spettacoli, i grandi eventi, le fiere e i musei non statali. Per i musei statali e’ stato invece istituito un fondo da 100 milioni di euro. Il fondo per lo spettacolo e il cinema viene inoltre ampliato a 245 milioni di euro e istituito un credito d’imposta degli affitti delle istituzioni culturali. Parma sara’ Capitale della Cultura anche per il 2021, visti gli sfortunati eventi di quest’anno. Le candidature per il 2021 varranno per il 2022.
(ITALPRESS).
C’e’ anche un fondo emergenza da 25 milioni che si vanno ad aggiungere ad altri 25 milioni per le agenzie di viaggio e i tour operator che hanno subito perdite e una tax credit del 60% per gli affitti, ma anche un credito d’imposta del 60% sulle spese di sanificazione. Previsto un fondo ristoro da 100 milioni per i comuni come ristoro dei mancati introiti derivanti dalla tassa di soggiorno. Per bar e ristoranti, in ragione del contingentamento dei tavoli, e’ stata stabilita l’esenzione fino al 31 ottobre 2020 della tassa di occupazione di suolo pubblico per i tavoli all’esterno. Saranno inoltre restituiti ai comuni 127 milioni di euro di minori entrate dalla tassa di occupazione di suolo pubblico. Per quanto riguarda il sistema culturale, e’ stato istituito un fondo emergenza per le imprese culturali da 210 milioni di euro, in particolare per sostenere il libro e l’editoria, per gli spettacoli, i grandi eventi, le fiere e i musei non statali. Per i musei statali e’ stato invece istituito un fondo da 100 milioni di euro. Il fondo per lo spettacolo e il cinema viene inoltre ampliato a 245 milioni di euro e istituito un credito d’imposta degli affitti delle istituzioni culturali. Parma sara’ Capitale della Cultura anche per il 2021, visti gli sfortunati eventi di quest’anno. Le candidature per il 2021 varranno per il 2022.
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