“Il costo dell’energia è un problema internazionale. L’aumento forte è dovuto al costo del gas che incide pesantemente sulla bolletta e poi quello della anidride carbonica, con un incremento che potrebbe andare dal 31 al 42%, e che va a colpire la competitività industriale e le classi più vulnerabili: è un problema che va affrontato”. Lo ha detto Roberto Cingolani, ministro della Transizione ecologica, a margine del convegno dell’Università Cattolica e Consulta Scientifica del Cortile dei Gentili, in collaborazione con il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci, intitolato “Post-umano, sovrumano o semplicemente umano?”.
“I dati tendenziali sugli aumenti dei costi dell’energia sono noti e monitorati da tempo dagli addetti ai lavori: le variazioni delle bollette sono stabilite ogni trimestre dall’autorità per l’energia sulla base del costo delle materie prime come il gas e dal costo della CO2” ha sottolineato Congolani.
“Il governo è fortemente impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie”, conclude il ministro.