NAPOLI (ITALPRESS) – I carabinieri di Napoli hanno eseguito 22 misure cautelari per vari reati tra cui estorsioni a pizzerie ed altri negozi del centro e traffico di stupefacenti. I reati sarebbero stati commessi per agevolare il clan Sibillo.
Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, i militari della Compagnia Napoli-Centro hanno eseguito un’ordinanza nei confronti di 22 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di essere parte del clan Sibillo, di aver più volte estorto denaro ai titolari di pizzerie e negozi di generi alimentari delle zone di San Gaetano e dei Decumani, di traffico di stupefacenti e porto abusivo di armi da sparo.
I reati sarebbero stati commessi per agevolare le attività del clan, articolazione satellite dell’Alleanza di Secondigliano.
Secondo gli investigatori i vertici del clan avrebbero gestito il gruppo dal carcere, attraverso messaggi scritti consegnati ai familiari che si recavano ai colloqui.
(ITALPRESS).
Nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica, i militari della Compagnia Napoli-Centro hanno eseguito un’ordinanza nei confronti di 22 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di essere parte del clan Sibillo, di aver più volte estorto denaro ai titolari di pizzerie e negozi di generi alimentari delle zone di San Gaetano e dei Decumani, di traffico di stupefacenti e porto abusivo di armi da sparo.
I reati sarebbero stati commessi per agevolare le attività del clan, articolazione satellite dell’Alleanza di Secondigliano.
Secondo gli investigatori i vertici del clan avrebbero gestito il gruppo dal carcere, attraverso messaggi scritti consegnati ai familiari che si recavano ai colloqui.
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