Nell’accogliere l’adozione in sede di Consiglio “Energia” a Lussemburgo, Kadri Simson, Commissaria per l’Energia, ha affermato: “Desidero rendere omaggio all’approccio positivo e costruttivo di cui hanno dato prova il Parlamento e il Consiglio su questa proposta. E’ una forte dichiarazione di unità, determinazione e rapidità d’azione UE di fronte alla mossa del Cremlino di usare le esportazioni di gas come armi. Ora è fondamentale affrettarsi a conseguire i nuovi obiettivi di stoccaggio e rafforzare la nostra preparazione a eventuali altri deterioramenti della situazione”.
Nella nuova normativa i 18 Stati membri dotati di impianti di stoccaggio sotterraneo del gas devono riempire l’80% della loro capacità entro il 1º novembre, con esortazione a puntare all’85%. Nei prossimi anni l’obiettivo sarà del 90%. Gli Stati membri privi di infrastrutture di stoccaggio devono concludere accordi bilaterali con i paesi vicini, in uno spirito di solidarietà, per potervi stoccare quantitativi sufficienti di cui disporre. Gli impianti di stoccaggio del gas sono ora considerati infrastrutture critiche e tutti i gestori di stoccaggio nell’UE dovranno sottoporsi a un nuovo processo di certificazione per ridurre i rischi di interferenze esterne.
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(ITALPRESS).