“Abbiamo disposto l’aumento dei prezziari per le lavorazioni effettuate tra il 1° gennaio 2022 e il 31 dicembre 2023. Le stazioni appaltanti possono incrementare i prezziari esistenti nel limite del 20%. Questo 20% è a carico dello Stato per il 90% e dell’operatore privato per il 10%. Quello guidato da Mario Draghi è il governo della crescita, del lavoro e delle imprese”, ha aggiunto.
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(ITALPRESS).