BRUXELLES (BELGIO) – “Con il cambio di passo deciso oggi dalla Nato i soldati italiani e gli alleati lasciano l’Afghanistan. Si inizierà il primo maggio ed entro settembre, si è scelta la data iconica dell’11 settembre, per ricordare l’attacco alle Torri Gemelle, vedremo il ritiro totale del contingente Nato dall’Afghanistan”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a margine del vertice Nato a Bruxelles.
“Si è appena chiusa una giornata direi storica per la Nato qui a Bruxelles. Dopo la mia visita a Washington negli ultimi due giorni in cui con il segretario di Stato Blinken abbiamo parlato anche di Afghanistan e della volontà di Italia e Stati Uniti di cambiare passo, oggi dopo due riunioni alla Nato si è raggiunta una decisione storica – ha spiegato Di Maio -: dopo vent’anni di presenza Nato in Afghanistan, Italia e tutti i suoi alleati hanno deciso di ritirare le proprie truppe. Non lasceremo da solo il popolo afghano, continueremo a sostenerlo con la cooperazione. Cambiamo approccio, ritirando i soldati. A loro va il nostro ringraziamento, hanno fatto un grande lavoro in 20 anni. Ringrazio anche il ministero della Difesa, guidato da Lorenzo Guerini, che insieme al ministero degli Esteri nei prossimi mesi coordinerà il ritiro delle truppe”.
(ITALPRESS).
“Si è appena chiusa una giornata direi storica per la Nato qui a Bruxelles. Dopo la mia visita a Washington negli ultimi due giorni in cui con il segretario di Stato Blinken abbiamo parlato anche di Afghanistan e della volontà di Italia e Stati Uniti di cambiare passo, oggi dopo due riunioni alla Nato si è raggiunta una decisione storica – ha spiegato Di Maio -: dopo vent’anni di presenza Nato in Afghanistan, Italia e tutti i suoi alleati hanno deciso di ritirare le proprie truppe. Non lasceremo da solo il popolo afghano, continueremo a sostenerlo con la cooperazione. Cambiamo approccio, ritirando i soldati. A loro va il nostro ringraziamento, hanno fatto un grande lavoro in 20 anni. Ringrazio anche il ministero della Difesa, guidato da Lorenzo Guerini, che insieme al ministero degli Esteri nei prossimi mesi coordinerà il ritiro delle truppe”.
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