ROMA (ITALPRESS) – “Abbiamo già in chiusura del 2019 presentato le nostre proposte al Parlamento. Proposte a costo zero, come indispensabile per un Provvedimento che ha natura esclusivamente regolatoria e che non deve contenere disposizioni che abbiano impatto sulle finanze pubbliche”. Così il vice presidente di Confetra con delega alle Semplificazioni e alla Legislazione, Marco Migliorelli.
“I nostri settori hanno bisogno di massicci investimenti e politiche incentivanti, penso alle infrastrutture nel primo caso ed al supporto allo shift modale nel secondo – aggiunge -. Ma anche di diversi interventi di disboscamento burocratico, di ammodernamento della legislazione e di semplificazione operativa. Basti pensare che, ad esempio, i soli controlli sulla merce ammontano a oltre 130 procedimenti in capo a 17 diverse pubbliche amministrazioni. E molti di questi potrebbero vedere un ruolo per gli operatori ben più attivo, ovviamente dentro un quadro regolatorio diverso, delegante, più europeo e più moderno. Aggiungo un altro esempio: dopo la tanto auspicata abrogazione del mai decollato sistema Sistri, oggi tuttavia non è specificato in nessuna norma che il rifiuto non deve certo essere trattato quando è in transito intermodale in un terminal portuale o inland. C’è poi la necessità di garantire una migliore regolazione normativa alle aree di sosta per le merci pericolose, in ambito cargo ferroviario, e di estendere a tutti i lavoratori portuali i benefici già previsti per gli esodi anticipati, con il ‘Correttivo Porti’ del 2017, solo per alcune categorie. Abbiamo riscontrato, anche in questa Legislatura, un’attenzione importante in tanti parlamentari rispetto alle esigenze del settore della logistica e del trasporto merci. E in rappresentanza esclusiva di questo settore anche presso il CNEL, molte nostre proposte sono poi diventate atti di iniziativa legislativa depositate presso il Parlamento. Speriamo non si sprechi l’opportunità del Milleproroghe per chiudere positivamente, finalmente, almeno alcuni di questi dossier”.
(ITALPRESS).
“I nostri settori hanno bisogno di massicci investimenti e politiche incentivanti, penso alle infrastrutture nel primo caso ed al supporto allo shift modale nel secondo – aggiunge -. Ma anche di diversi interventi di disboscamento burocratico, di ammodernamento della legislazione e di semplificazione operativa. Basti pensare che, ad esempio, i soli controlli sulla merce ammontano a oltre 130 procedimenti in capo a 17 diverse pubbliche amministrazioni. E molti di questi potrebbero vedere un ruolo per gli operatori ben più attivo, ovviamente dentro un quadro regolatorio diverso, delegante, più europeo e più moderno. Aggiungo un altro esempio: dopo la tanto auspicata abrogazione del mai decollato sistema Sistri, oggi tuttavia non è specificato in nessuna norma che il rifiuto non deve certo essere trattato quando è in transito intermodale in un terminal portuale o inland. C’è poi la necessità di garantire una migliore regolazione normativa alle aree di sosta per le merci pericolose, in ambito cargo ferroviario, e di estendere a tutti i lavoratori portuali i benefici già previsti per gli esodi anticipati, con il ‘Correttivo Porti’ del 2017, solo per alcune categorie. Abbiamo riscontrato, anche in questa Legislatura, un’attenzione importante in tanti parlamentari rispetto alle esigenze del settore della logistica e del trasporto merci. E in rappresentanza esclusiva di questo settore anche presso il CNEL, molte nostre proposte sono poi diventate atti di iniziativa legislativa depositate presso il Parlamento. Speriamo non si sprechi l’opportunità del Milleproroghe per chiudere positivamente, finalmente, almeno alcuni di questi dossier”.
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