ROMA (ITALPRESS) – Il 2018 è stato per il turismo italiano un anno record. Per l’anno in corso i dati parziali ci dicono che i flussi dall’estero verso il nostro Paese continuano a crescere.
La conferma arriva dal presidente dell’Enit Giorgio Palmucci.
“La cosa piu’ interessante – dice Palmucci, intervistato dall’Italpress – è che in base alle prenotazioni aeroportuali anche l’ultimo trimestre del 2019 sara’ un trimestre in crescita. L’incremento sara’ di circa il 6% rispetto all’anno precedente”. Si registra un calo del turismo domestico, “ma questo – chiarisce Palmucci – non ha impattato in alcun modo sulla continua crescita del turismo straniero”.
Adesso, sottolinea il presidente dell’Enit, “stiamo continuando a lavorare, per il 2020, sui mercati principali, quelli di lingua tedesca, che rappresentano il 25% delle presenze nel nostro paese, e lavoreremo molto sui paesi dai quali il turismo sta crescendo in modo esponenziale. Per esempio con la Cina, dove dopo quello di Pechino apriremo anche altri due uffici. Su 140 milioni di turisti cinesi che viaggiano nel mondo c’e’ un potenziale enorme di crescita. Lavoreremo anche sulla destagionalizzazione e per incentivare le destinazioni non classiche. Dei 55 siti Unesco presenti in Italia piu’ del 60% sono in realta’ che hanno meno di cinquemila abitanti. C’e’ la possibilita’ quindi di far crescere destinazioni meno conosciute ma che hanno grande appeal e quindi possono fidelizzare il turista”.
(ITALPRESS).
La conferma arriva dal presidente dell’Enit Giorgio Palmucci.
“La cosa piu’ interessante – dice Palmucci, intervistato dall’Italpress – è che in base alle prenotazioni aeroportuali anche l’ultimo trimestre del 2019 sara’ un trimestre in crescita. L’incremento sara’ di circa il 6% rispetto all’anno precedente”. Si registra un calo del turismo domestico, “ma questo – chiarisce Palmucci – non ha impattato in alcun modo sulla continua crescita del turismo straniero”.
Adesso, sottolinea il presidente dell’Enit, “stiamo continuando a lavorare, per il 2020, sui mercati principali, quelli di lingua tedesca, che rappresentano il 25% delle presenze nel nostro paese, e lavoreremo molto sui paesi dai quali il turismo sta crescendo in modo esponenziale. Per esempio con la Cina, dove dopo quello di Pechino apriremo anche altri due uffici. Su 140 milioni di turisti cinesi che viaggiano nel mondo c’e’ un potenziale enorme di crescita. Lavoreremo anche sulla destagionalizzazione e per incentivare le destinazioni non classiche. Dei 55 siti Unesco presenti in Italia piu’ del 60% sono in realta’ che hanno meno di cinquemila abitanti. C’e’ la possibilita’ quindi di far crescere destinazioni meno conosciute ma che hanno grande appeal e quindi possono fidelizzare il turista”.
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