MILANO (ITALPRESS) – Be Charge si fa portavoce delle proposte avanzate dall’associazione MOTUS-E tese alla realizzazione di una visione strategica, moderna e sostenibile, della mobilità, da raggiungere attraverso 15 misure per un totale di 18,7 miliardi di euro da rimodulare all’interno dello schema del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
“La crescita della mobilità elettrica, ormai ineluttabile in tutti i principali mercati mondiali – si legge in una nota -, è infatti un’opportunità che l’Italia non può permettersi di ignorare nel contesto del PNRR, pena la perdita di quote di mercato per la nostra industria automobilistica, inclusa la componentistica del settore elettrico ed elettronico e dei servizi. Di pari passo, la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, già prevista nel Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), è indissolubilmente legata alla costante diffusione dei veicoli elettrici, che ne ottimizzano il consumo e possono garantire la flessibilità necessaria al sistema elettrico”.
Infine, le misure previste nel documento sono volte al sostegno dell’economia reale e locale, auspicando una rimodulazione della spesa che finanzi interventi diffusi sul territorio e che accresca le competenze di vari comparti industriali e dei loro lavoratori.
MOTUS-E e il suo Consiglio Direttivo sollecitano un incontro con i ministri competenti per illustrare le proposte “e aiutare a rendere l’Italia un paese all’avanguardia per la mobilità elettrica, non solo in ambito europeo”.
Le proposte di MOTUS-E, sintetizzate in un documento a cui Be Charge ha contribuito direttamente in concerto con tutti gli altri associati, coprono tutta la filiera della mobilità elettrica, in particolare stimoli alla Domanda, alle Infrastrutture e all’Offerta, perchè solo con una politica a 360 gradi si possono creare quei meccanismi virtuosi che facciano emergere nuove realtà industriali e aiutino a velocizzare la decarbonizzazione in atto nel nostro paese.
Il documento completo è liberamente scaricabile dal sito internet di MOTUS-E all’indirizzo: https://www.motus-e.org/pubblicazioni-motus-e.
“Siamo convinti che il corretto indirizzamento degli ingenti fondi messi a disposizione dal PNRR ed un proficuo lavoro di squadra tra tutti gli attori della filiera saranno determinanti per la riuscita del piano di sviluppo della mobilità elettrica nel nostro Paese – afferma Roberto Colicchio, Head of Business Development di Be Charge e membro del Consiglio Direttivo di MOTUS-E -. Siamo fortemente impegnati con nostri capitali nella creazione di una rete di ricarica capillare ed affidabile con oltre 3.500 punti già installati su tutto il territorio nazionale ed un piano complessivo superiore ai 30 mila punti di ricarica nei prossimi anni”.
“Dal nostro punto di vista, i fondi del Recovery Plan dovranno primariamente essere utilizzati per stimolare la sostituzione del parco veicolare da parte di consumatori, aziende e pubblica amministrazione – aggiunge -, mentre i contributi per la diffusione di una rete di ricarica pubblica dovranno essere veicolati unicamente nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato” e negli anni in cui la presenza di veicoli elettrici non sia sufficiente a sostenere gli investimenti di noi operatori privati, come meglio specificato nel lavoro fatto in MOTUS-E. E’ importante sottolineare come all’interno dell’associazione convivano e collaborino primarie aziende di diverse filiere industriali, dall’automotive, alla componentistica, alle infrastrutture e ai servizi di ricarica e questa pluralità di visioni, interessi e necessità conduce sempre a delle sintesi molto costruttive e complete che i decisori politici possono facilmente valorizzare”.
(ITALPRESS).
“La crescita della mobilità elettrica, ormai ineluttabile in tutti i principali mercati mondiali – si legge in una nota -, è infatti un’opportunità che l’Italia non può permettersi di ignorare nel contesto del PNRR, pena la perdita di quote di mercato per la nostra industria automobilistica, inclusa la componentistica del settore elettrico ed elettronico e dei servizi. Di pari passo, la crescita della produzione di energia da fonti rinnovabili, già prevista nel Piano Nazionale Energia e Clima (PNIEC), è indissolubilmente legata alla costante diffusione dei veicoli elettrici, che ne ottimizzano il consumo e possono garantire la flessibilità necessaria al sistema elettrico”.
Infine, le misure previste nel documento sono volte al sostegno dell’economia reale e locale, auspicando una rimodulazione della spesa che finanzi interventi diffusi sul territorio e che accresca le competenze di vari comparti industriali e dei loro lavoratori.
MOTUS-E e il suo Consiglio Direttivo sollecitano un incontro con i ministri competenti per illustrare le proposte “e aiutare a rendere l’Italia un paese all’avanguardia per la mobilità elettrica, non solo in ambito europeo”.
Le proposte di MOTUS-E, sintetizzate in un documento a cui Be Charge ha contribuito direttamente in concerto con tutti gli altri associati, coprono tutta la filiera della mobilità elettrica, in particolare stimoli alla Domanda, alle Infrastrutture e all’Offerta, perchè solo con una politica a 360 gradi si possono creare quei meccanismi virtuosi che facciano emergere nuove realtà industriali e aiutino a velocizzare la decarbonizzazione in atto nel nostro paese.
Il documento completo è liberamente scaricabile dal sito internet di MOTUS-E all’indirizzo: https://www.motus-e.org/pubblicazioni-motus-e.
“Siamo convinti che il corretto indirizzamento degli ingenti fondi messi a disposizione dal PNRR ed un proficuo lavoro di squadra tra tutti gli attori della filiera saranno determinanti per la riuscita del piano di sviluppo della mobilità elettrica nel nostro Paese – afferma Roberto Colicchio, Head of Business Development di Be Charge e membro del Consiglio Direttivo di MOTUS-E -. Siamo fortemente impegnati con nostri capitali nella creazione di una rete di ricarica capillare ed affidabile con oltre 3.500 punti già installati su tutto il territorio nazionale ed un piano complessivo superiore ai 30 mila punti di ricarica nei prossimi anni”.
“Dal nostro punto di vista, i fondi del Recovery Plan dovranno primariamente essere utilizzati per stimolare la sostituzione del parco veicolare da parte di consumatori, aziende e pubblica amministrazione – aggiunge -, mentre i contributi per la diffusione di una rete di ricarica pubblica dovranno essere veicolati unicamente nelle aree cosiddette “a fallimento di mercato” e negli anni in cui la presenza di veicoli elettrici non sia sufficiente a sostenere gli investimenti di noi operatori privati, come meglio specificato nel lavoro fatto in MOTUS-E. E’ importante sottolineare come all’interno dell’associazione convivano e collaborino primarie aziende di diverse filiere industriali, dall’automotive, alla componentistica, alle infrastrutture e ai servizi di ricarica e questa pluralità di visioni, interessi e necessità conduce sempre a delle sintesi molto costruttive e complete che i decisori politici possono facilmente valorizzare”.
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